Fausto Melotti. Quando la musica diventa scultura


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Fausto Melotti, Contrappunto piano, 1973, ottone, Collezione privata

Presso il Castello di Mirandolo, a San Secondo di Pinerolo (TO), fino all’11 febbraio 2018, è allestita la mostra antologica dedicata a Fausto Melotti, organizzata dalla Fondazione Cosso, con la curatela di Francesco Poli e di Paolo Repetto, mentre il progetto musicale è di Roberto Galimberti, Avant-dernière pensée, evento che conferma il grande lavoro di ricerca intrapreso da quasi 10 anni, per far dialogare le arti figurative e la musica.

Fausto Melotti (1901-1986) è tra i grandi protagonisti dell’arte del XX secolo: scultore, pittore, ceramista, poeta e appassionato di musica.
L’esposizione si sviluppa attraverso un percorso che propone oltre 80 opere (30 sculture, dipinti su carta e su gesso, ceramiche). La speciale sezione “Assonanze” mette a confronto le opere di Melotti con quelle di grandi artisti da lui amati o di cui è stato amico, tra cui Arturo Martini, Fortunato Depero, Paul Klee, Vassili Kandinskij, Alexander Calder, Lucio Fontana, Osvaldo Licini, Atanasio Soldati.
La musica, passione e fonte inesauribile di ispirazione per Melotti, entra in gioco da protagonista nell’esposizione. Attraverso un’inedita installazione sonora, curata dal progetto Avant-dernière pensée, le partiture amate dal maestro fanno da contrappunto sonoro alle sue opere, in tutte le sale del Castello.
Grande attenzione è riservata alla didattica, che trova spazio in un percorso di visita della mostra per i più piccoli, le scuole e le famiglie: a un allestimento particolarmente curato, si affiancano spazi della mostra appositamente riservati alla formazione, all’approfondimento attraverso contenuti multimediali e alla realizzazione di manufatti d’arte ispirati all’opera di Melotti e alle sue influenze.

 

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