È allestita fino al 18 giugno la mostra personale di Luca Pignatelli a Palazzo Cucchiari, sede espositiva della Fondazione Giorgio Conti, a Carrara (MS), dove sono esposte 26 opere quasi tutte inedite e realizzate appositamente per questa mostra. Curata da Antonio Natali e Massimo Bertozzi, essa è composta da lastre di metallo dipinti con busti di imperatori romani, antiche città in rovina, segni apparentemente astratti con getti di catrame o richiami alle sculture dell’epoca classica. Opere e figure visionarie che costituiscono un percorso espositivo in grado di regalare ai visitatori grandi suggestioni ed emozioni.
Spesso le opere sono state realizzate con materiali di recupero come nel caso di parti metalliche di un tetto di una chiesa svizzera demolita o parti meccaniche abbandonate della vecchia fabbrica aereonautica Caproni. Di norma Pignatelli lavora, infatti, su supporti anomali e già di per sé pittorici (teloni di canapa, legni e ferri, carte assemblate) che l’artista sottopone sempre successive manipolazioni che ne cambiano profondamente l’aspetto e il senso originali; superfici sulle quali sovrappone il repertorio delle sue immagini, una sorta di catalogo personale dove compaiono mezzi meccanici, navi, aeroplani, paesaggi metropolitani, ma anche reminiscenze dell’antico.
Punto di partenza è la personale concezione della storia e del tempo che Pignatelli esprime attraverso cortocircuiti iconografici, in cui antico e moderno dialogano in una prospettiva atemporale di grande contemporaneità.
Luca Pignatelli (Milano 1962), rappresenta uno degli artisti italiani più noti e apprezzati nel panorama internazionale che si è distinto per la sua originale ricerca ricca di riflessioni e spunti critici sul tema della memoria. La mostra di Carrara arriva dopo le sue ultime esposizioni in due luoghi simbolo dell’arte italiana come la Galleria degli Uffizi e il Museo Capodimonte di Napoli.
La mostra di Luca Pignatelli è promossa e organizzata dalla Fondazione Giorgio Conti con il supporto del Gruppo Red Graniti.