Domani, 22 novembre, il Museo Diocesano di Milano avvia una serie di iniziative per festeggiare i propri primi 15 anni di attività, occasione in cui viene inaugurato il nuovo Complesso Museale dei Chiostri di Sant’Eustorgio che unisce, in una sola entità, il Museo Diocesano, il Museo di Sant’Eustorgio con la Cappella Portinari e la Basilica di Sant’Eustorgio.
Per questa occasione speciale, e fino al 5 febbraio 2017, viene esposta l’opera “L’Adorazione dei Magi”, il capolavoro di Albrecht Dürer (Norimberga, 1471-1528), straordinario protagonista del Rinascimento tedesco ed europeo, proveniente dalle Gallerie degli Uffizi di Firenze, mentre la conclusione del percorso della visita è posto nella basilica di Sant’Eustorgio con l’esposizione del reliquiario, espressione del gusto dell’oreficeria lombarda di inizio Novecento, che conserva le reliquie dei Magi.
“L’Adorazione dei Magi”, della quale non si conosce con certezza la destinazione originaria, è una tavola, cm 99,5 x 113,5, realizzata da Albrecht Dürer alla soglia del suo secondo viaggio in Italia. È stato ipotizzato che la tavola costituisse lo scomparto centrale di un grande polittico dipinto da Dürer per Federico il Saggio, destinato alla cappella palatina della residenza di Wittenberg. In ogni caso, le imponenti dimensioni e la grandiosa impostazione suggeriscono che si tratti di un’opera richiesta da un committente di prestigio.
L’Adorazione riprende uno schema iconografico abbastanza tradizionale: la Vergine mostra il bambino ai tre Magi, che portano in dono oro incenso e mirra; i Magi sono raffigurati di etnie diverse e con tre differenti età. L’opera è datata “1504” e firmata con il caratteristico monogramma “AD”; firma e data che l’artista pone sulla pietra grigia collocata in primo piano vicino alla Madonna.
Come nelle altre opere eseguite tra il primo e il secondo soggiorno italiano, anche in questa tavola Dürer dimostra una grande attenzione alle rovine classiche, raffigurate in secondo piano, ma anche una predilezione per il paesaggio italiano, visibile sullo sfondo in lontananza.
Nell’opera, Dürer si ritrae nella figura del Re al centro della scena, con barba e lunghi capelli, vestito con abiti sontuosamente decorati. La sua fisionomia è riconoscibile grazie al bellissimo Autoritratto con guanti conservato al Museo del Prado di Madrid o dall’Autoritratto con pelliccia dell’Alte Pinakothek di Monaco, nei quali pure si presenta in abiti eleganti e alla moda.
L’Adorazione dei Magi segna il ritorno di Un capolavoro per Milano, l’iniziativa che dal 2002 ha offerto alla città la possibilità di ammirare un’opera valorizzata nel suo aspetto storico, artistico e spirituale.
Per questa esposizione, dotata dal catalogo edito da Silvana Editoriale, sono previste visite guidate per adulti e bambini, laboratori didattici e da un ricco calendario di iniziative collaterali.