Il vascello di vetro di Frank O. Ghery, da Parigi a Venezia a Roma


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Schizzo originale di Gehry, Studio della FondationLouis Vuitton by Frank Gehry. Courtesy of Fondation Louis Vuitton

Schizzo originale di Gehry, Studio della FondationLouis Vuitton by Frank Gehry. Courtesy of Fondation Louis Vuitton

  «Sogno di progettare un veliero per Parigi, che simboleggi la profonda vocazione culturale della Francia …[..]…Ciò che mi ha ispirato è stata l’idea di costruire un edificio di vetro nel Bois, altrimenti avrebbe potuto facilmente sembrare invasivo. Siamo dovuti giungere a qualcosa di evanescente, in considerazione delle restrizioni e dei limiti dimensionali imposti, ma quando abbiamo presentato questo progetto, tutti hanno dato la loro adesione ed è stato approvato. Era costoso, ma non si poteva fare altrimenti», in questo modo l’architetto canadese Frank Owen Ghery descrive la sua creazione parigina, uscita da un disegno tutto onde, spirali e curve buttato giù di getto, guidato dal suo istinto. Nasce così l’idea di quella che diverrà la Fondazione Louis Vuitton a Parigi e sede del nuovo Museo di Arte Contemporanea, un magnifico edificio con 12 enormi vele di vetro ed un corpo centrale in cemento tutto bianco avvolto da oltre 13.000 metri quadrati di pannelli in vetro provenienti dall’Italia, oltre a 11.000 metri quadrati di superficie totale, dei quali 4 mila unicamente dedicati al Museo vero e proprio, spalmati su 11 gallerie per esposizioni temporanee, e un auditorium capace di ospitare sino a 350 persone; un’opera da circa 100milioni di euro, in una location particolare a fianco del Jardin d’Acclimatation, nell’avenue Mahatma Gandhi, nel Bois de Boulogne, che ricorda un vascello, sotto il quale scorre ovviamente l’acqua, l’acqua come elemento vitale e simbolo di continuo movimento, trasformazione e divenire: «Questo è per me un luogo speciale, che non sarà mai definitivamente completato, ma che crescerà e cambierà con i visitatori e con l’arte che vi verrà esposta» (Frank Gehry). Così “il creatore di sogni” come è stato definito l’architetto canadese in un film documentario di Sydney Pollack- a lui dedicato – Sketches of Frank Gehry -, ha realizzato questo magnifico complesso: « ..uno spazio straordinario dedicato all’arte e alla cultura,..[..] ..un edificio simbolo per il XXI secolo», Bernard Arnault. Racconta Pollack in un’intervista: «Quando Gehry mi disse: “Vorrei fossi tu a dirigere questo lavoro, gli risposi che non avevo mai fatto un documentario e non sapevo nulla di architettura”. Lui replicò: “Proprio per questo. Io voglio raccontarmi come uomo, pittore mancato, dirti cosa ha significato per me studiare le linee della cattedrale di Chartres e Alvar Aalto; ridisegnare a quarantanove anni la mia casa di Santa Monica, facendo buchi nei muri per cercare la mia regola fondamentale: la rifrazione della luce sugli edifici”». A Parigi nel sedicesimo arrondissement nasce così il “vascello di vetro” l’avvenieristico Museo per l’Arte Contemporanea e sede della Fondazione Louis Vuitton, inaugurato ed aperto al pubblico il 27 ottobre 2014, che è già diventato un importante punto di riferimento per l’arte contemporanea, sia a livello nazionale che internazionale. La mostra inaugurale ha presentato una selezione unica di opere, schizzi e maquette realizzate dallo studio di F.Ghery a L.A. che ha illustrato in modo dettagliato lo studio e la progettazione di questo edificio; un capolavoro architettonico simbolo della modernità, per il quale sono state utilizzate più di 1500 tonnellate di acciaio con travi lamellari per sostenere le vele in vetro, che allo scadere dei 50 anni dall’apertura passerà al Comune di Parigi. Dato significativo: dall’apertura della Fondazione Vuitton ad oggi, sono già stati registrati, nella sola capitale francese, oltre 2 milioni di visitatori.

Frank Gehry-GehryPartners, LLP Exhibition FondationLouis Vuitton Building in Paris by Frank Gehrycon l’intervento di Daniel Buren, Venice, May 2016. Courtesy Louis Vuitton

Frank Gehry-GehryPartners, LLP Exhibition FondationLouis Vuitton Building in Paris by Frank Gehrycon l’intervento di Daniel Buren, Venice, May 2016. Courtesy Louis Vuitton

Fondation Louis Vuitton Building in Paris by Frank Ghery, con l’intervento di Daniel Buren, è parte di un programma di eventi «Beyond the Walls» mirati al continuo scambio interculturale tra luoghi diversi, a dimostrazione dell’impegno di Louis Vuitton nel mondo dell’arte, che prosegue la tradizione della Maison Louis Vuitton che sin dal 1854, anno della sua fondazione, è stata particolarmente attenta al mondo dell’arte intrecciando relazioni con il mondo della cultura e con gli artisti. La Fondation promuove l’arte contemporanea e gli artisti al fine di incoraggiare e promuovere la creazione artistica contemporanea e l’arte moderna francese ed internazionale in tutte le sue forme. Presentata a Parigi in occasione dell’inaugurazione della Fondazione L.V., la mostra «Fondation Building in Paris by Frank Gehry con l’intervento di daniel Buren» ripercorre la storia ed il sogno dell’architetto canadese, Pritzker Prize nel 1989, di realizzare un magnifico vascello a Parigi quale emblema della vocazione culturale della Francia stessa. Attualmente on air nella città simbolo della Serenissima sino al 26 novembre 2016, l’esposizione è stata riprogettata appositamente per l’Espace Louis Vuitton di Venezia, e presenta la sbalorditiva architettura dell’edificio attraverso modelli raccolti i in modo tale da evocare banchi di pesci, simboli cari a Frank Gehry, e schermi che

Observatory of Light, lavoro in-situ di Daniel Buren. Courtesy of Fondation Louis Vuitton.

Observatory of Light, lavoro in-situ di Daniel Buren. Courtesy of Fondation Louis Vuitton.

illustrano la ricca programmazione artistica della Fondation Louis Vuitton. La mostra ripercorre anche la nascita e la progettazione architettonica di Frank Owen Ghery, e permette al visitatore di entrare nel suo mondo magnifico, grazie ad una selezione di modelli fatti in scala e realizzati dal Ghery Partners Studio. In esposizione il programma architettonico, la concezione e la genesi del progetto stesso, lo studio degli gli spazi interni ed esterni, le vele di

vetro, oltre ad un video realizzato con dei droni, ed in grado di offrire una visione insolita dell’edificio visto dall’alto. Sulla scia di quanto già presentato a Parigi con l’Observatoire de la lumière – l’installazione temporanea di Daniel Buren che ha rivestito e illuminato le iconiche vele di Ghery con 13 colori selezionati, creando un mosaico di luci, riflessi e forme destinati a scomparire ed a riapparire secondo le diverse ore del giorno e delle stagioni, ed a modificare gli effetti luminosi all’interno del museo parigino -, anche nella città simbolo della Repubblica Serenissima, Buren ha creato un’installazione speciale per le vetrate dell’Espace Louis Vuitton Venezia, e contemporaneamente anche a Roma lo spazio Louis Vuitton ha presentato un programma in linea con l’Espace di Venezia. Particolarmente significativa anche la collaborazione dell’Espace Louis Vuitton Venezia con la Fondazione Musei Civici di Venezia – MUVE, che segue un mirato progetto di iniziative culturali locali e di sponsorizzazione, nonché di restauro di opere provenienti da tutte le collezioni dei musei gestiti dalla Fondazione stessa.

La gestione della Fondazione Louis Vuitton resterà a Bernard Arnault, presidente di LVMH – Louis Vuitton Moët Hennessy, fino al 2064 per poi passare alla capitale francese, e come dichiarato dallo stesso Arnault :«Per Parigi, la Fondation Louis Vuitton è una nuova avventura culturale. Si presenta come un altro luogo consacrato all’arte contemporanea, un luogo di relazione con gli artisti, il pubblico francese e del mondo intero. Essa vuole suscitare l’emozione e la riflessione nei visitatori attraverso un dialogo spontaneo».

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