Esposizioni ed eventi d’arte si rimodellano


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Tra le disposizioni del nuovo Dpcm, con validità fino al 3 dicembre prossimo, sono comprese le chiusure di Musei e Mostre e anche oggi si riprova a mantenere viva l’attività artistica con altre metodologie, come già successe la scorsa primavera quando molti di questi proposero la visita online. Non abbiamo i dati per dire se ciò ha avuto successo, ma sappiamo per certo che la visita di presenza genera emozioni diverse, più intense, più profonde, che ognuno conosce bene. Dobbiamo ammettere che il nostro mondo, quello dell’arte, sta affrontando una rimodulazione sostanziale, radicale, probabilmente in parte definitiva che se dal lato A della medaglia toglie tutte le abitudini e le certezze, dal lato B offre a tutti la possibilità di fare la propria visita negli orari preferiti e senza affrontare viaggi, a volte impossibili, per raggiungere le sedi. C’è, poi, un’ulteriore proposta nella quale rientrano le esposizioni all’aperto, le opere portate tra la gente, in particolare sculture e installazioni, che sfuggono agli assembramenti e mantengono vivo il contatto diretto delle persone con l’arte raggiungendo anche chi normalmente non frequenta le mostre.

Helidon Xhixha e Leonardo Bistolfi a confronto a Casale Monferrato (AL)

Su queste pagine, per esempio, abbiamo appena proposto la mostra “Urban Vibrations. Casale Risplende. Helidon Xhixha”, con opere monumentali del grande artista albanese, realizzate in acciaio lucido/satinato/corten che, fino al 28 febbraio 2021, sono collocate nel centro storico di Casale Monferrato (AL) e segnano un percorso interessante tra storia e attualità, tra architetture di varie epoche e forme moderne.

Così, molte delle mostre già aperte e da oggi sospese, come, per esempio, quella di Van Gogh a Padova e non solo, trasferiscono la visita in modalità virtuale. Quindi, in diversi casi si ha la possibilità di non perdere e vedere le esposizioni a cui teniamo. Altre mostre, invece, sono slittate ad altra data da definire.

Si adeguano alle necessità dettate dai tempi anche le fiere dell’arte e, mentre alcune come la FIAC di Parigi, la fiera di Basilea, il MiArt di Milano, la BRAFA di Bruxelles, ArteFiera di Bologna (gennaio 2021, si farà nel 2022) sono state rimandate all’anno prossimo, altre avvengono in modo virtuale, come, per esempio, Artissima e Flashback di Torino per le quali, per evitare assembramenti, era stato previsto un allestimento diffuso in città.

Mentre l’idea di creare una rete tra le Città Creative Unesco, sorta fin dal 2004 “per promuovere la cooperazione tra le città che hanno identificato la creatività come elemento strategico per lo sviluppo urbano sostenibile ed è divisa in sette aree corrispondenti ad altrettanti settori culturali (Musica, Letteratura, Artigianato e Arte Popolare, Design, Media Arts, Gastronomia, Cinema)”, viene utile in questo nuovo modo di affrontare le disposizioni attuali e vi si inserisce Torino Design of the City 2020, entro cui è creato un network di collaborazione finalizzato alla realizzazione di progetti pensati per lo sviluppo del territorio.

Intanto, il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo promuove due bandi per 3,3 milioni di euro complessivi dedicati alla creatività contemporanea: Piano dell’Arte Contemporanea (PAC) e Strategia Fotografia 2020. Dice il Ministro Dario Franceschini: “Con questi bandi si potenzia il sostegno e la promozione della creatività italiana contemporanea, capace di offrire chiavi di lettura innovative al reale che ci circonda e di sviluppare una visione critica”.

Sapremo “dopo” se tutto ciò funziona.

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