Clara Garesio. Mirabilia e Naturalia. Ceramiche e carte


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Clara Garesio (Torino, 1938 ) presenta le sue opere nella mostra “Mirabilia e Naturalia. Ceramiche e carte”, realizzata a cura di Lisa Hockemeyer e allestita alla Casina delle Civette, Musei di Villa Torlonia a Roma, fino al 29 settembre, con la quale propone una selezione di opere fittili: tutti esemplari unici appartenenti alla più recente produzione dell’artista, con alcune opere inedite e installazioni site specific concepite per gli spazi del museo.

Clara Garesio, Appunti

La mostra è promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, si avvale del patrocinio morale del Comune di Atrani ed è organizzata con la collaborazione della Fondazione Humaniter e con il sostegno della Scuderia del Duca di Amalfi e con Servizi museali di Zètema Progetto Cultura.

Alle terrecotte dipinte con smalti e alle porcellane decorate a terzo fuoco sono affiancate per la prima volta opere di pittura e disegno eseguite su carta di Amalfi e concepite come bozzetti preparatori per le creazioni ceramiche o come elaborati autonomi o libri d’artista, così da ricreare, di concerto con i preziosi arredi della Casina delle Civette, l’atmosfera di un suggestivo cabinet de curiosité. Dall’artificio alla natura, dall’immaginario al reale, spaziando attraverso significati e significanti diversi, Clara Garesio espone una summa della propria ricerca artistica che, a partire dalla matura consapevolezza del patrimonio culturale e tecnico della grande tradizione ceramica italiana, la conduce a sperimentare con inesaurito spirito di meraviglia sempre nuove possibilità espressive dell’arte del fuoco.

Tra i riconoscimenti ottenuti nel tempo, nel 1956 Clara Garesio vince il 1° Premio Faenza (sez. studenti), nel 2005 il 1° Premio Internazionale Terra di Piemonte (sez. Arte Ceramica), nel 2006 il Premio alla Carriera Viaggio attraverso la Ceramica di Vietri sul Mare, nel 2019 la Cittadinanza Onoraria per meriti artistici del Comune di Atrani. Da sempre affianca la didattica all’attività artistica (è tutt’oggi docente alla Società Umanitaria).

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