Il regime dell’Arte


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Moroni, Colonia Fluviale, Particolare

Fino al 19 ottobre prossimo, al Museo Civico Ala Ponzone di Cremona è allestita la mostra “Il regime dell’arte”, a cura di Vittorio Sgarbi e Rodolfo Bona, che ripercorre la vicenda storica del Premio Cremona, il concorso pittorico voluto da Roberto Farinacci nel 1939 con l’intento di sostenere l’idea dell’arte come celebrazione dei valori e delle imprese del fascismo, a sostegno delle esigenze di propaganda ideologica del regime.

Il progetto è di Contemplazioni ed è promosso dal Comune di Cremona.

La mostra è composta da una selezione di opere presentate durante le tre edizioni del premio grazie alle quali si possono affrontare le ragioni della politica artistica di Farinacci e gli esiti figurativi della rassegna. Il percorso, articolato nelle tre sezioni rispettanti l’ordine cronologico e i temi fissati per ciascuna annata del concorso (1939-1941), è utile a comprendere la trasformazione del linguaggio figurativo tra tradizione naturalistica, eredità delle avanguardie e metamorfosi del Novecento. Per la prima volta sono quindi radunate le opere dei numerosi autori che vi parteciparono tra cui Mario Biazzi, Giuseppe Moroni, Biagio Mercadante, Gian Giacomo Dal Forno, Remigio Schmitzer, Piero Gaudenzi, Donato Frisia, Luciano Ricchetti, Evaristo Zambelli, Mario Beltrami.

Sono qui delineate le principali linee di tendenza artistica che confluirono nella manifestazione cremonese, e la “funzione sociale” che il fascismo intendeva assegnare all’artista.

In mostra sono esposte anche fotografie dell’archivio Fazioli che mostrano le trasformazioni urbanistiche di Cremona negli anni del Premio.

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