Geometrie dell’anima


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Gianni De Tora, Il Sole, 2000, acrilici e smalti su legno, Ø cm 200, courtesy Eredi De Tora

Al PalArti di Capodrise (Caserta) è allestita, fino al 14 aprile, una retrospettiva dedicata a Gianni De Tora (Caserta, 1941-2007), realizzata a cura di Michelangelo Giovinale, Tiziana De Tora, Marco Papa e si inserisce nella programmazione della rassegna “In cerca del padre” che la città di Capodrise, dall’ottobre scorso, sta promuovendo.

Per l’artista, l’arte può attraversare, interpretare, decodificare, risolvere il significato di un’articolata geometria, svelare agli occhi dell’uomo l’incanto di un segno matematico che sublima nell’infinito.

Con De Tora, Capodrise si avvia a compiere un’ulteriore riflessione sul tema dello “spazio urbano”: luogo di equilibrio di forme e di contenuti, di memorie storiche e di visioni future.

La retrospettiva ripropone “Art for peace” e “The world”, due opere in carta intelata del ciclo della serie sull’America, realizzate con la figlia Tiziana prima della sua scomparsa. La stesura di colori primari s’innesta in quelli secondari, in uno scenario di verticalità che struttura le due opere. È quasi lo sviluppo di una pellicola cinematografica impressa nella memoria dell’artista, con il rimando al crollo delle “Torri Gemelle”, in un’opera, e la rievocazione, nell’altra, della scalata di King Kong nel film di John Guillermin del 1976. Contrasti, paradossi, citazioni storiche, sociali, immagini che risuonano come punti di domanda. Proveniente dallo studio dell’artista, nella mostra è esposto anche il tavolo da lavoro, che conserva, intatti, i segni dell’evoluzione pittorica stratificatisi nel tempo. La descrizione che dà di quel tavolo Marco Papa è di un “Pollock geometrico”, una definizione appropriata, che coniuga due polarità della vita di De Tora, ossia il suo essere uomo mediterraneo, con l’inseparabile panama bianco, e il suo vivere nel rigore geometrico, portato a estrema sintesi. La mostra si avvale, oltre che del sostegno dei partner della rassegna, della collaborazione di ArtStudio ‘93 di Napoli e del patrocinio dell’Ordine degli architetti della provincia di Caserta e della sezione di “Italia nostra” di Terra di Lavoro.

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