Nel centenario della nascita di Robert Rauschenberg (Port Arthur, 1925 – Captiva Island, 2008), il Museo del Novecento di Milano presenta, fino al 29 giugno, un eccezionale progetto espositivo che costruisce per la prima volta un ponte tra le opere di questo fondamentale protagonista della storia dell’arte e alcuni dei più significativi capolavori ospitati all’interno delle collezioni del museo, intrecciando una trama tra la visione innovativa dell’artista americano e il ricco tessuto dell’arte italiana del ventesimo secolo.

Figura centrale nella transizione dall’arte moderna a quella contemporanea, Rauschenberg ha sempre dimostrato un’insaziabile curiosità e un profondo impegno per la collaborazione e lo scambio di idee. Al Museo del Novecento questi aspetti sono enfatizzati dalla volontà di mettere in relazione e dialogo, a volte in maniera volutamente anacronistica, la sua ricerca e quella di artisti appartenenti ai principali movimenti artistici che hanno scandito il Novecento italiano, dal Futurismo all’Arte Povera.
Attraverso sovrapposizioni di visioni, materiali e intenzioni artistiche, le sue opere si confrontano con le collezioni del Museo, instaurando richiami diretti, affinità formali o tematiche. Il risultato è un percorso che riflette le audaci sperimentazioni di artisti che, come Rauschenberg, hanno inventato nuovi linguaggi, sfidando i materiali e rivoluzionando le convenzioni di pittura e scultura.
La mostra rientra nel programma di Milano Art Week, è promossa dal Comune di Milano e coordinata da Arte Totale ETS, associazione composta da ArtsFor_, Artshell e MAC, Milano Art Community.