Le Collezioni Comunali d’Arte del Settore Musei Civici Bologna ospitano, fino al 22 giugno, il progetto espositivo itinerante “Azzurro fragile. I calanchi delle argille azzurre nell’arte contemporanea”, un approfondimento affidato ad importanti artiste e artisti italiani e internazionali che hanno vissuto, vivono, o frequentano assiduamente il territorio solcato dalle celebri argille azzurre comprese tra i Comuni di Cesena e Castel San Pietro Terme.

La mostra, a cura di Matteo Zauli, è promossa da Settore Musei Civici Bologna | Musei Civici d’Arte Antica, Regione Emilia-Romagna, Unione della Romagna Faentina, Comune di Faenza e Museo Carlo Zauli. Partner Museo Carlo Zauli per Azzurro fragile BPER Banca Private Cesare Ponti.
La mostra si realizza in occasione della Giornata nazionale del Paesaggio, istituita dal Ministero della Cultura nel 2016 con l’obiettivo di promuovere la cultura del paesaggio in tutte le sue forme e sensibilizzare i cittadini sui temi ad essa legati.
La mostra, articolata in tre sezioni, si apre con un’ampia introduzione documentaristica che fornisce al pubblico informazioni storiche e naturalistiche su questo peculiare territorio, sottolineandone il ruolo svolto nello sviluppo dell’artigianato e dell’arte ceramica fin dall’epoca romana e testimoniando la fascinazione esercitata attraverso contributi filmici e fotografici affidati a Riccardo Calamandrei, Claudio Betti e Gruppo Fotografia Aula 21.
Il percorso di visita prosegue con una sezione storica dove sono esposte xilografie, fotografie e disegni di Francesco Nonni (Faenza, 1885 – ivi, 1976), figura poliedrica di pittore, decoratore, illustratore, incisore, ceramista e xilografo che già dal 1925 più volte aveva scelto i calanchi come teatro delle proprie raffinatissime opere, due opere scultoree di Carlo Zauli (Faenza, 1929 – ivi, 2002), che proprio dai calanchi aveva tratto fortissima ispirazione per l’aspetto materico che caratterizza la sua scultura e tre collage su tavola di Giovanni Pini (Bologna, 1929 – Solarolo, 2020), artista “irregolare della pittura”.
La sezione contemporanea presenta artiste e artisti legati fortemente ai territori delle argille azzurre, per esservi nati o per aver scelto di viverci, con opere in molti casi prodotte appositamente per questo progetto e realizzate con diverse tecniche espressive: Sergia Avveduti, Gaia Carboni, Jacopo Casadei, Marco Ceroni, Silvia Chiarini, Barbara De Ponti, Oscar Dominguez, Filippo Maestroni, Cesare Reggiani, Andrea Salvatori, Marco Samorè, Juan Esteban Sandoval, Noriko Yamaguchi, Monica Zauli e Italo Zuffi.
Dalla pittura alla fotografia, dal disegno alla scultura e all’installazione, la mostra è un viaggio nei calanchi affidato a molteplici linguaggi, che riflette tutta l’eterogeneità dell’arte contemporanea.
Azzurro fragile nasce in connessione e rientra nel Festival dei Calanchi e delle Argille Azzurre ideato dal Museo Carlo Zauli e sviluppato insieme al Comune di Faenza.
Giunto alla IV edizione, in programma a settembre 2025, il progetto di turismo culturale e audience development è teso alla creazione di un vero e proprio Parco Culturale e si pone come obiettivo la valorizzazione del vastissimo patrimonio naturale e culturale della zona geografica dei cosiddetti “calanchi delle argille azzurre”, un’area geografica compresa tra i territori di Forlì, Faenza, Brisighella, Riolo Terme, Castel Bolognese, Imola e Castel San Pietro Terme. La mostra è corredata da una pubblicazione che riproduce le vedute di allestimento delle opere alle Collezioni Comunali d’Arte, accompagnate dai testi di Eva Degl’Innocenti, Silvia Battistini, Massimo Isola e Matteo Zauli.