La Pinacoteca civica di Como, Palazzo Volpi, nello spazio Campo quadro, celebra la collezione Carlo Grassi con l’esposizione, fino all’11 maggio, di otto ritratti di donna dell’artista francese Paul César Helleu appartenenti al collezionista Grassi e donati ai Musei civici cittadini dalla moglie, Nedda Mieli, nel 1985 in memoria del figlio Gino, morto volontario durante la Seconda Guerra Mondiale a soli 18 anni.

Paul César Helleu (1859–1927) è stato un pittore e incisore francese della Belle Époque, noto soprattutto per i suoi ritratti di donne eleganti e sofisticate, spesso dell’alta società. Il suo stile si è sempre distinto per l’uso di linee fluide e delicate, con una particolare attenzione ai dettagli dei volti, dei capelli e dell’abbigliamento delle sue modelle. Nella sua arte Helleu riusciva a catturare l’essenza e la grazia femminile, utilizzando colori tenui e giochi di luce. I suoi ritratti trasmettono, ancora oggi, un senso di raffinatezza e intimità, con una grande attenzione ai dettagli e una forte sensibilità estetica.
La donazione, esposta con la curatela di Veronica Vittani e Francesca Testoni, è frutto del lavoro di consulenza e intermediazione dello storico dell’arte Alberto Longatti che ne capì anzitempo il valore definendo Helleu “un virtuoso della Belle Époque”.
Lo “stile Helleu”, contraddistinto da eleganza, raffinatezza e un’inconfondibile grazia femminile, riscosse un enorme successo a Parigi, Londra e New York. In mostra trova spazio anche l’immagine di sua moglie Alice, modella prediletta, immortalata nell’unica opera orizzontale della serie.
Oltre ai volti di donna realizzati con la tecnica della puntasecca, sono esposti un ritratto realizzato da Boldini che raffigura Helleu stesso e una testa in gesso di Troubetzkoy, anch’esso ritratto di Helleu, in stile “scapigliato”. Come scrisse Longatti “l’insieme delle opere forma una piccola ma abbastanza significativa personale di Helleu […]”.
“Una delle finalità che un museo deve necessariamente perseguire è quella del ricordo costante di chi ha contribuito a costruire il patrimonio della città – afferma Veronica Vittani, curatrice della Pinacoteca civica – Queste donazioni, oggi come ieri, sono atti di generosità infinita, perché permettono a ciò che è per pochi, di diventare per tutti in eterno. La piccola ma preziosa selezione di opere di Helleu in Pinacoteca racconta di un periodo di grandi cambiamenti, di un artista di stile e della bellezza delle sue donne, ma è anche la storia di una famiglia che trasformò il dolore, in amore verso la comunità. Questo è il grande valore dei beni custoditi nei musei come il nostro”.