L’Associazione Culturale CARME, Centro Arti Multiculturali Etnosociali di Brescia, ha promosso e ospita, fino al 6 aprile, “When Machines Dream: Interazioni Generative”, mostra personale di Gianluca Maffoni, un progetto espositivo che indaga le potenzialità della tecnologia interattiva e della generazione sonora, mettendo in dialogo uomo e macchina, elemento umano e algoritmo.

Attraverso due dispositivi, la mostra invita il pubblico a partecipare attivamente alla creazione di paesaggi sonori, dissolvendo i confini tra esperienza fisica e digitale.
L’indagine artistica di Gianluca Maffoni, maturata attraverso esperienze internazionali in festival e rassegne di new media art, si traduce in installazioni interattive che fondono machine learning, sensoristica avanzata e interfacce olografiche, trasformando lo spazio espositivo in un ecosistema di suono e luce.
Le opere protagoniste dell’esposizione, Around e Contatto, creano un’interazione tra sensori e algoritmi generativi, dando vita a un’esperienza immersiva in cui ogni movimento diventa un atto creativo.
L’esposizione non si limita a una riflessione sulla tecnologia, ma propone un’indagine sul processo di generazione e interazione: come può la macchina, elaborando dati e segnali, dare forma a un’esperienza sonora in costante trasformazione. Un gioco tra il vuoto e il pieno, l’assenza e la creazione, che stimola la consapevolezza del pubblico nel processo artistico.
When Machines Dream esplora il confine tra esseri umani e tecnologia, ripensando la macchina non solo come strumento, ma come co-creatore capace di sviluppare una nuova forma di linguaggio. In un’epoca in cui la tecnologia è spesso percepita come un’entità distante, la mostra invita a riflettere sul suo potenziale creativo e sulle dinamiche di interazione tra uomo e macchina.