Palazzo Bonaparte di Roma si prepara a inaugurare la stagione espositiva per l’anno 2025, in occasione del Giubileo e, a partire da ora e fino a giugno, propone una monografica dedicata a Edvard Munch, con 100 opere provenienti dal Munch Museum di Oslo, a distanza di oltre 20 anni dall’ultima mostra dedicata a Munch a Roma.
Edvard Munch (Norvegia, 1863 -1944) viene celebrato con una grande retrospettiva, con il patrocinio della Reale Ambasciata di Norvegia a Roma, in collaborazione con il Museo Munch di Oslo.
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Protagonista indiscusso nella storia dell’arte moderna, Munch è considerato un precursore dell’Espressionismo e uno dei più grandi esponenti simbolisti dell’Ottocento, nonché l’interprete
per antonomasia delle più profonde inquietudini dell’animo umano.
La mostra, curata da Patricia G. Berman, una delle più grandi studiose al mondo di Munch, racconterà tutto l’universo dell’artista, il suo percorso umano e la sua produzione, e lo farà attraverso 100 opere, tra cui una delle versioni litografiche custodite a Oslo de L’Urlo (1895), ma anche La morte di Marat (1907), Notte stellata (1922–19249), Le ragazze sul ponte (1927), Malinconia (1900–1901) e Danza sulla spiaggia (1904).