Alla Fondazione Michetti a Francavilla al Mare (CH) fino al 22 febbraio prossimo è allestita la mostra “Vacre Verrocchio, tra Molteplicità e Polisemia”, curata da Ivan D’Alberto, anche autore della monografia, è promosso dalla Fondazione Michetti in collaborazione con la Casa Editrice Textus, che ha realizzato il volume e l’agenzia di comunicazione Art Agency, consulenze per l’arte.
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Vacre Verrocchio (Pescara 1929) ha lasciato in eredità una poderosa produzione artistica espressa attraverso diversi linguaggi: dalla pittura alla scultura, dall’incisione alla ceramica, al design.
Insieme al fratello Giuliano aprì a Pescara nel 1959 la prima galleria d’arte contemporanea della città, spazio espositivo privato che nel 1960 ospitò la prima mostra sull’Arte Informale in Abruzzo.
Il lavoro realizzato sulle fonti e l’attenta attività di ricerca sui documenti dimostrano quanto Verrocchio sia stato protagonista del suo tempo e soprattutto quanto sia stato importante il suo contributo al dibattito culturale abruzzese e straniero.
Alla Fondazione Michetti, oltre a poter sfogliare in anteprima il corposo volume, è possibile vedere una selezione di opere tra le più rappresentative della produzione artistica di Verrocchio.