Domenico Asmone. I colori dell’Urbe


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Al Museo Civico Mastroianni di Marino fino al 2 febbraio prossimo è allestita la mostra di Domenico Asmone “I colori dell’Urbe”, realizzata a curata di Gianni Garrera e organizzata da Colonna Arte Contemporanea con il patrocinio del Museo della Permanente di Milano.

Domenico Asmone, Roma cromatica (panorama), 2024, olio su tela, cm 100×100

Da sempre eclettico nello stile e nel linguaggio, nato a Bologna nel 1963 ma trasferitosi sin da bambino a Pistoia dove tutt’oggi vive e lavora, da diversi anni Domenico Asmone si dedica alla rappresentazione cromatica dei luoghi e delle città italiane attraverso una pittura intensa, istintuale e riflessiva allo stesso tempo, dove il colore diventa il linguaggio principale per interpretare e trasformare la realtà.

La nuova mostra, dedicata alla “città eterna” spinge lo sguardo ad andare oltre l’apparenza del paesaggio urbano, a cogliere l’anima della città attraverso la sua interpretazione cromatica, medium con il quale l’artista si relaziona con il mondo esterno.

Convinto che la pittura sia uno specchio che riflette ogni volta il mondo, Asmone esplora il caleidoscopio dei riflessi urbani, compiendo un’astrazione che, pur mantenendo un legame con la realtà, trascende l’ordinario: ogni opera è una sintesi di colori, di forme e di segni che vivono di vita propria, conferendo al dipinto una realtà che va oltre il semplice visibile, rendendo ogni quadro un’esperienza unica e irripetibile.

In questa mostra, Roma viene osservata e reinterpretata attraverso gli occhi dell’artista, che fonde visioni perdute nel tempo e attuali prospettive virtuali, con un uso di gradienti cromatici che accentuano l’emotività del suo sguardo. I colori eterni e inconfutabili della storia romana sono esplorati in una visione ossimorica, nei toni di gradazioni spontanee che traducono un’intensa lettura emozionale.

Il lavoro di Domenico Asmone non prescinde mai dalla realtà: ogni paesaggio, ogni monumento, ogni scorcio cittadino è sempre filtrato attraverso il suo sguardo, che ne esprime l’essenza cromatica e l’emotività più profonda. Le sue vedute non sono mai semplici riproduzioni, ma interpretazioni che vivono attraverso una sovrabbondanza estetica e una continua tensione tra la bellezza e l’autonomia del colore.

La pittura di Asmone invita l’osservatore ad addentrarsi nei dettagli della sua pittura, nei fitti diagrammi di colore che danno vita alla visione. I suoi dipinti sono caratterizzati da una struttura cromatica precisa, dove i segni, i punti e le macchie di colore si intersecano senza mai dissolversi completamente, creando una tessitura che sfida la rappresentazione tradizionale. I colori, pur nella loro intensità, non si mescolano mai totalmente, ma restano distinti, dando vita a una superficie ricca e vibrante. Per lui i colori non sono una mera imitazione della realtà, ma verità indipendenti, espressioni della propria purezza, e il suo lavoro non è solo una rappresentazione del mondo, ma una riflessione profonda su come il colore può trasfigurare la realtà e rivelarne l’essenza nascosta.

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