Fino al 20 gennaio, presso la Fondazione Filiberto e Bianca Menna di Roma, è in corso la mostra antologica di Claudio Rotta Loria: “Ideediluce”, a cura di Antonello Tolve, realizzata in collaborazione con il Lavatoio Contumaciale e il TOMAV Experience.
Il Direttore della Fondazione, nonché curatore, così presenta la mostra: “Nel ciclo di opere proposte in questa nuova ricognizione sul proprio lavoro, Claudio Rotta Loria (Torino, 1949) disegna un itinerario che tocca nevralgicamente alcuni cardini della propria ricerca per ridefinire strati visivi e stadi emotivi che si avvitano attorno a arabeschi di luce dove le categorie wölffliniane della forma chiusa e della forma aperta (Geschlossene Form und offene Form, più esattamente) vivono un rapporto di partecipazione attiva e dove le varie teorie della gestalt sembrano prendere corpo e collegarsi contemporaneamente alla lezione messa in campo da Bruno Munari con le sue macchine inutili che forzavano la fissità della pittura e della scultura per optare sul movimento. Partendo da un lavoro significativo del 1971 (Spazializzazine di forma geometrica elementare quadrata – superficie fn) e da un nucleo più ampio di opere realizzate nel 1974 (tra queste Superficie spazializzata cromoplastica Tc1, Struttura cromoplastica fluorescente R14, Spazializzazione di forma geometrica elementare quadrata – superficie Q2, Spazializzazione di forma elementare quadrata – superficie Q3 e Spazializzazione di forma elementare quadrata. Sistema di trasformazioni morfogenetiche), dunque da alcuni lavori inerenti il ciclo delle Spazializzazioni di forma elementare e quello delle Superfici a interferenza luminosa, Rotta Loria plasma oggi un dispositivo che dialoga con gli spazi della fondazione, come del resto si evince dalla grande, potente, miocinetica e metalinguistica «tela di circa sei metri composta di appunti e disegni, che si propone come una concentrata sintesi dei due cicli e del metodo unitario impiegato per la loro realizzazione». Proiettati in loop, ci sono in mostra anche tutta una serie di video che documentano le riprese, in Super8, degli Interventi d’ambiente nel delta polesano, la partecipazione, insieme sua moglie Francesca Pregnolato, con il Ti.zero, alla manifestazione Fuoco e schiuma di San Angelo Lodigiano degli anni Settanta, le installazioni del ciclo Spazi di trame e di tensioni degli anni Novanta e le più recenti Promenades chromatiques circulaires degli anni Duemila.”