Naturae. Ambienti di arte contemporanea


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Il Museo storico e Parco del Castello di Miramare a Trieste ospita presso le Scuderie e il Parco, fino al 9 novembre 2025, la grande mostra collettiva “Naturae. Ambienti di arte contemporanea”, esplorazione corale sul tema della natura e del suo profondo legame con l’essere umano, a cura di Melania Rossi. L’esposizione rientra nell’ambito della rassegna Miramare contemporanea, organizzata da MondoMostre e CoopCulture in collaborazione con il Museo di Miramare.

Naturae Ambienti di arte contemporanea, Castello di Miramare, Trieste


La mostra presenta oltre cinquanta opere di diciotto artisti contemporanei di diverse generazioni e provenienze geografiche, allestite nelle scuderie e nel parco del castello: dai lavori di maestri quali Rebecca Horn (Michelstadt, 1944 – Bad König, 2024), Hermann Nitsch (Vienna 1938 – Mistelbach 2022), Marina Abramovic (Belgrado, 1946) e Mimmo Paladino (Paduli, 1948), alle installazioni site-specific realizzate appositamente per la mostra di Pietro Ruffo (Roma, 1978) e José Angelino (Ragusa, 1977); dalle opere inedite di Serse Roma (San Polo di Piave, 1952) ai grandi disegni installativi di Marta Roberti (Brescia, 1977); dalle ricerche sulle profonde connessioni tra regni vegetale, umano, animale e minerale di Simone Berti (Adria sul Po, 1966), Gianni Caravaggio (Rocca S. Giovanni, 1968), Elisabetta Di Maggio (Milano, 1964), Christiane Löhr (Wiesbaden, Germania, 1965), ai lavori eclettici di Jan Fabre (Anversa, 1958); dalle opere in continua trasformazione di Sophie Ko (Tbilisi, 1981) alle ibridazioni video di Luca Trevisani (Verona, 1979), fino alle minuziose creazioni di Macoto Murayama (Kanagawa, 1984) e ai camouflage di Liu Bolin (Cina, 1973). In dialogo con uno dei più suggestivi belvedere del castello, l’opera TOWARDS YOU di Bianco-Valente è stata presentata in anteprima in occasione della regata velica Barcolana 2024.
Il progetto espositivo affronta la complessità della natura e dell’uomo che la indaga, la presenza umana nel paesaggio, la relazione con il corpo, con il tempo, con la bellezza delle forme naturali e con le leggi fisiche.
Nel percorso di mostra la natura si manifesta come arte, mentre l’arte assume il ruolo di elemento naturale in un costante gioco di sguardi e prospettive. Spaziando tra installazioni scultoree e video, pittura, disegno, fotografia, la mostra segue una drammaturgia che invita a entrare negli universi creativi dei singoli artisti, veri e propri horti conclusi che creano un viaggio esplorativo e poetico imperniato sul rapporto con la natura esterna e con la propria.
Oltre agli inediti site-specific, le opere provengono da istituzioni museali come l’Istituto Villa Adriana e Villa d’Este, fondazioni d’arte internazionali e collezioni private, in molti casi esposte per la prima volta al pubblico.
La mostra si suddivide in 12 sezioni tematiche e presenta veri e propri “ambienti” di arte contemporanea: “Antropocene / genere umano e pianeta terra | Pietro Ruffo”, “Corpo / paesaggio dell’anima | Rebecca Horn”, “Armonia / connessioni tra regni naturali | Simone Berti, Gianni Caravaggio, Elisabetta Di Maggio e Christiane Löhr”, “Mare / Energia spirituale | Marina Abramović e Serse Roma”, “Ibridazione / dinamismo della materia | Luca Trevisani”, “Metamorfosi / eternità e fragilità dell’esistenza | Sophie Ko”, “Colore / manifestazione della vita | Hermann Nitsch”, “Il giardino delle delizie / bellezza come difesa naturale | Jan Fabre”, “Camouflage / arte come protezione | Liu Bolin”, “Flussi naturali / estetica e fisica | José Angelino”, “Simbiosi / natura selvaggia e umana | Marta Roberti”, “Meraviglia nascosta / botanica e tecnologia | Macoto Murayama”, “Opere esterne | Bianco-Valente e Mimmo Paladino”.

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