Titina Maselli nel centenario della nascita


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Fino al 21 aprile 2025 i Musei di Villa Torlonia, Casino dei Principi, a Roma, ospitano su due sedi una grande antologica di Titina Maselli nel centenario della nascita (1924-2024), una delle artiste italiane più famose del XX secolo.

Titina Maselli, mostra a Villa Torlonia, Roma

L’esposizione, a cura di Claudio Crescentini, Federica Pirani, Ilaria Schiaffini, Claudia Terenzi e Giulia Tulino, è promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali in collaborazione con Sapienza Università di Roma, con l’Archivio Titina Maselli e con il Comitato Nazionale per le Celebrazioni del Centenario di Titina Maselli. Organizzazione e servizi museali di Zètema Progetto Cultura. Il catalogo della mostra è edito da Electa.

La mostra offre, per la prima volta a Roma, un’ampia visione retrospettiva dell’opera di Titina Maselli. Il progetto nasce da un accordo tra la Sovrintendenza Capitolina, promotrice del progetto, il MLAC della Sapienza Università di Roma, l’Archivio Titina Maselli e il Comitato per il Centenario di Titina Maselli. Il Casino dei Principi ospita un percorso cronologico incentrato sulla produzione degli anni Quaranta e Cinquanta, fatti salvi alcuni approfondimenti tematici trasversali che si prolungano fino agli anni Duemila, mentre Sapienza Università di Roma presenta una selezione delle opere di grande formato dagli anni Sessanta in poi, insieme a documenti inediti sull’attività teatrale. Tra questi alcune fotografie di scena scattate da Monica Biancardi, Elisabetta Catalano, Ruth Walz, Brigitte e Marc Euguérand, oltre a due maquettes restaurate per l’occasione dall’ultima sua collaboratrice, Barbara Bessi. Completano la documentazione tre video sull’artista e i principali cataloghi delle mostre personali tenute durante tutto l’arco della sua vita. Un percorso cronologico ed estetico che attraversa i principali temi iconografici cari alla pittrice (i ritratti, lo sport, i paesaggi urbani, i camion, le nature morte oggettuali, ecc.), presentando una serie di lavori poco conosciuti e/o da lungo tempo non esposti, oltre a opere provenienti da collezioni pubbliche e a dipinti e documenti presenti nelle collezioni capitoline. Esposte anche opere provenienti da archivi d’artista, fondazioni e collezioni private. A compendio della mostra anche un ampio apparato documentale, archivistico e fotografico edito da Electa: accanto ai saggi del team curatoriale e a un contributo di Martina Rossi sui lavori per il teatro, il catalogo ripresenta, inoltre, in forma integrale, la quasi totalità delle interviste e delle presentazioni, oggi di difficile reperibilità, insieme alla biografia, la bibliografia e il regesto aggiornato delle scenografie e dei costumi teatrali.

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