Teatro delle relazioni


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È aperta fino al 20 dicembre prossimo la mostra “Teatro delle Relazioni”, presso lo IED, Ex Teatro dell’Oriuolo di Firenze, coprodotta da IED Firenze e dalla Fondazione Palazzo Strozzi e segna il quarto anno di collaborazione tra le due istituzioni.

Wurmkos, laboratorio, 2024, Farmacia Wurmkos, Sesto San Giovanni (MI), Foto Cesare Lopopolo

Coordinato da Daria Filardo (IED Firenze) e Martino Margheri (Fondazione Palazzo Strozzi), con il contributo curatoriale della classe del Master in Curatorial Practice 2023/24 (Lidia Barca, Sofia Blanco Arreguin, Elisa Casari, Anthony DeMasi, Yu Dong, Juliet Agnes Gibbs, Emma Joanne Hughes, Natálie Koudelková, Alice Palmerini, Sara Piccioli, Livia Polacco, Erika Radonic, Savina Ražnatović, Silvia Russo, Lucía Sánchez Flores, Amanda Joy Smith, Szonja Hanna Szurop).

Il progetto indaga il concetto di comunità nelle sue diverse accezioni: comunità come spazio di appartenenza che forma il nostro modo di vivere e stare insieme, ma anche comunità come pratica di creazione artistica che ridefinisce nuovi modelli di produzione e condivisione.

L’iniziativa si articola in due sedi: una mostra presso il nuovo polo delle arti visive di IED Firenze, all’interno dell’Ex Teatro dell’Oriuolo e una tre giorni di performance negli spazi della Strozzina a Palazzo Strozzi realizzata in collaborazione con la Fondazione Hillary Merkus Recordati.

Attraverso le opere di Annamaria Ajmone, Agnese Banti, Aleksandar Đuravčević, Sara Leghissa, Franco Menicagli, Scuola di Santa Rosa (Francesco Lauretta e Luigi Presicce) e Wurmkos, la mostra offre una panoramica su più linguaggi espressivi: disegno, scultura, performance, suono e pratiche partecipative e apre una riflessione sul valore delle relazioni nel nostro presente. Le opere e le performance, appositamente realizzate per la mostra, indagano le radici culturali condivise, la pratica artistica come forma di trasformazione sociale e le diverse forme di convivialità, rispondendo al bisogno collettivo di spazi di relazione e appartenenza. La mostra è corredata da una pubblicazione realizzata in collaborazione con Kunstverein Publishoing Milano.

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