Gaia De Megni. Leitmotiv


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Alla Fondazione La Rocca di Pescara, fino al 24 gennaio 2025 è esposta “Leitmotiv”, la prima grande mostra personale di Gaia De Megni (Santa Margherita Ligure, 1993), a cura di Francesca Guerisoli.

Gaia De Megni, Profeta, 2019, Frame da video, 16:9, 9’55”

Già protagonista di importanti mostre internazionali e premi, l’artista esplora il cinema come strumento di costruzione delle identità sociali. Attraverso un linguaggio che intreccia scultura, video e performance, De Megni rielabora il mito in chiave contemporanea, ponendo l’accento sulla potenza comunicativa delle immagini e decostruendo le narrazioni per svelarne aspetti latenti.

Leitmotiv comprende sette installazioni inedite. Le opere, diverse per forma e tecnica, ruotano attorno a un tema centrale: il territorio d’origine dell’artista, una nota località turistica ligure sospesa tra autenticità e narrazione stereotipata. Con un approccio autobiografico, De Megni riflette sulla decostruzione di codici culturali e storici, sfidando l’idea occidentale di storia e memoria come temporalità lineare.

Il luogo di nascita diventa così una mappa mutevole, un paesaggio in continua trasformazione dove I confini tra realtà e finzione si dissolvono. L’artista presenta oggetti e materiali eterogenei come costumi di carta, marionette per il teatro delle ombre, disegni su seta e rudimentali macchine di proiezione, che danno vita a una narrazione effimera e frammentaria.

Gli strumenti utilizzati, legati al mondo del cinema e del teatro, diventano dispositivi per attivare il racconto, suggerendo però la possibilità di un fallimento narrativo. In questo contesto, De Megni propone un metodo per esplorare il “non visibile”, un territorio che contempla l’errore e sfida le dinamiche dell’ipervisibilità contemporanea. Leitmotiv si presenta quindi come una colonna sonora muta, evocata tramite sottotitoli in audiodescrizione che suggeriscono suoni, voci e rumori.

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