All’Imago Museumdi Pescara fino al 23 febbraio 2025 è allestita la mostra “In Forma di Sogno. Gli Ultimi Surrealisti. Mensa & Matta”, per celebrare i cento anni dalla nascita del movimento surrealista con la mostra dedicata a due artisti che hanno rappresentato, con la loro arte visionaria, una delle più suggestive continuazioni del Surrealismo: Carlos Mensa e Sebastian Matta, realizzata a cura di Alessandro Masi.
La mostra propone un viaggio affascinante nel mondo dell’arte surrealista attraverso una selezione delle opere dei due pittori, espressione dello spirito teorizzato da André Breton nel Manifesto del Surrealismo del 1924. Breton descrive l’uomo come un “sognatore definitivo”, il cui pensiero sfugge ai limiti della logica e della ragione, per aprirsi alla potenza del sogno e all’automatismo psichico, cardini dello stesso movimento surrealista.
Sebastian Matta (Santiago del Cile 1911 – Civitavecchia 2002) e Carlos Mensa (Barcellona 1936 – 1982) hanno portato avanti questa visione in modi diversi ma complementari: se per Matta la realtà si dissolve in forme trasfigurate, oniriche e fantasmagoriche, per Mensa il mondo è un teatro surreale, popolato da personaggi fiabeschi, in bilico tra il reale e l’assurdo. Entrambi gli artisti, profondamente influenzati dal progetto “onirico” di Salvador Dalí, hanno esplorato l’inconscio, i sogni e l’immaginazione in un dialogo continuo tra fantasia e realtà, sfidando i confini del possibile.
Tra le opere esposte in mostra, è presente anche un pezzo unico di Salvador Dalí, “Etude pour le chapeau soulier” (1937), un disegno originale a matita su carta intestata dell’Hotel Excelsior di Roma (cm 19 x 14), per gentile prestito della Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma. Quest’opera esprime pienamente il pensiero surrealista daliniano, dove la realtà e l’immaginazione si fondono in maniera inaspettata e bizzarra. Il “chapeau soulier”, un cappello a forma di scarpa, è un’iconica rappresentazione della logica capovolta e della sfida alla razionalità che caratterizzano il Surrealismo.
L’esposizione offre quindi un’occasione per scoprire, attraverso le opere di Mensa, Matta e Dalí, l’eredità di questo movimento che ha rivoluzionato la storia dell’arte, creando mondi fluttuanti tra sogno e realtà e invitando lo spettatore a esplorare i confini dell’inverosimile.
Patrocinata dalla Società Dante Alighieri di Roma, la mostra pescarese è stata realizzata grazie anche alla gentile collaborazione della Galeria Pelaires, dell’Ulisse Gallery e della Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma.
A corredo della mostra è stato pubblicato un catalogo edito da Fondazione Pescarabruzzo, Gestioni Culturali Srl per la Collana Imago Museum.