Saodat Ismailova (Tashkent, Uzbekistan, 1981) è una filmmaker della prima generazione di artisti dell’Asia centrale appartenenti all’era post-sovietica. Con i suoi film e le sue installazioni esplora memorie collettive, pratiche spirituali, rituali e conoscenze ancestrali della sua regione d’origine, per affrontare temi come l’eredità culturale, la rappresentazione della donna e la resistenza all’impatto dell’azione umana sull’ambiente.
I suoi film dilatano la temporalità cinematografica, privilegiando i campi lunghi che richiamano l’estetica del cinema lento, spesso inframmezzati da filmati d’archivio e installati all’interno di elementi scultorei tessili mutuati dalla tradizione vernacolare. Le sue immagini e i suoi paesaggi sonori creano narrazioni potenti e ipnotiche, che si sviluppano al confine tra cinema, suono e arte visiva. Attingendo alle radici spirituali e intellettuali della sua famiglia, in particolare attraverso la figura della nonna, ai racconti orali e alle credenze animiste, Ismailova intreccia miti e sogni personali, affrontando temi sociali come l’emancipazione femminile, l’identità e il passato coloniale.
La mostra in Pirelli HangarBicocca, a cura di Roberta Tenconi, è la prima personale completa della sua opera in un’istituzione italiana, e racchiude opere rappresentative di oltre dieci anni di pratica artistica all’interno di un nuovo ambiente spaziale appositamente concepito. Evocando narrazioni e paesaggi diversi, l’artista si confronta con un’intricata rete di immagini ed epoche, generando un’atmosfera onirica in cui i visitatori sperimentano le complesse e stratificate storie dell’Asia Centrale, al crocevia tra culture occidentali e orientali.
Ismailova ha esposto presso numerose istituzioni di primo piano. I suoi film e videoinstallazioni sono stati anche presentati nell’ambito di mostre collettive internazionali, quali Sharjah Biennial (2023); Biennale di Venezia, documenta, Kassel (2022); Meet Factory, Praga (2021); Para Site, Hong Kong, Rockbund Art Museum, Shanghai (2019); Lunds konsthall, Svezia, Yinchuan Biennale, Cina (2018).
Nel 2013 Ismailova è stata fra gli artisti che hanno rappresentato il Padiglione dell’Asia Centrale presso la Biennale di Venezia, mentre nel 2018 la sua performance musicale dal vivo Qyrq Qyz è stata eseguita per la prima volta alla Brooklyn Academy of Music di New York.
Ha ricevuto numerosi premi istituzionali, fra cui Art&Film Prize, Amsterdam (2022); Documenta Madrid (2018); Golden Alhambra Award, Granada Cines del Sur Film Festival, Tashkent International Biennale of Contemporary Art (2014); Torino International Film Festival per Migliore Documentario (2004).
Nel 2021 ha fondato il gruppo di ricerca Davra, dedicato allo studio, alla documentazione e alla divulgazione della cultura e del sapere centroasiatici.