Alla Reggia di Caserta, fino al 23 settembre è allestita la mostra dedicata a Marco Bagnoli, selezionata dal Comitato scientifico del Museo attraverso il Bando di valorizzazione partecipata e a cura di Marina Guida, organizzata dalla galleria torinese Giorgio Persano e da Studio Trisorio, con il contributo di Soprarno.
Marco Bagnoli, uno dei più significativi esponenti delle tendenze artistiche che si sono imposte in Italia alla fine degli anni Settanta, ha scelto per la sua mostra alla Reggia parte delle parole scritte da Luigi Vanvitelli sulla prima pietra del Palazzo reale “La pietra il sol rivegga”.
Nel III cortile il visitatore sarà accolto dal progetto site-specific dell’artista toscano, “Locus Solis”, installazione alta quasi cinque metri. Il titolo dell’opera è in assonanza con quello di Locus Solus, l’opera più conosciuta di Raymond Roussel. Il concetto iniziale è quello di un vaso che ruota su se stesso e ogni settantadue anni gira di un grado in accordo alla precessione degli equinozi. Dal vaso si genera un paesaggio sonoro composto di settantadue pietre di alabastro disposte a quinconce.
Nelle sale espositive della Gran Galleria, l’ala del Palazzo reale completamente ristrutturata e restituita alla fruizione nel marzo scorso, altre undici opere attendono il pubblico per portarlo, come nelle parole della curatrice in un: “viaggio dunque, delle idee, delle visioni, nel tempo e nello spazio, verso una maggiore comprensione dei meccanismi della natura e dell’universo”.
La visita alla mostra rientra nel costo ordinario del biglietto/abbonamento al Museo.