Bisus la Memoria e l’ombra del tempo – mostra Gabriella Locci


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Gabriella Locci espone le sue opere, fino al 3 novembre, nella mostra “Bisus: la Memoria e l’ombra del tempo”, la personale promossa dall’Assessorato alla Cultura e Spettacolo del Comune di Cagliari, con la curatela di Olga Scotto di Vettimo, allestita negli spazi della Galleria comunale.

Gabriella Locci, Bisus, Il senso infinito delle cose, Galleria Comunale, Cagliari

La mostra racchiude gli esiti di un percorso artistico di oltre sessant’anni della storia artistica di Gabriella Locci. Lo spazio centrale della Galleria comunale d’Arte, ospita ciclicamente un artista, che ponendosi al centro di questo spazio quasi quadrato e ruotando il suo corpo nei trecentosessanta gradi, vede scorrere velocemente tutto il suo percorso di una vita.

Il percorso espositivo è interamente concepito come un focus sugli ultimi quindici anni di sperimentazione e comprende xilografie, tecniche calcografiche e pitture. Nella sala, sono le tre grandi opere che dominano, accolgono e intessono uno stretto dialogo con lo spazio che viene trasformato in una grande installazione. A queste si accompagnano opere piccole che continuano in maniera puntuale tutto il discorso sulla memoria, sul tempo e sulla visionarietà (Bisus).

La sala espositiva, apparentemente articolata su 2 spazi, trova la sua unità anche attraverso il pavimento dove un ovale di moquette nera crea la comunicazione.

Un video racconta la concezione del rapporto tra opera e spazio che è alla base dell’opera. “È rosso sotto e sopra l’acqua”, realizzato quando l’opera è stata “messa in mare” perché simulasse un viaggio simbolico.

Gabriella Locci ha compiuto gli studi artistici a Cagliari, dove vive e lavora. Impegnata nella sperimentazione sui diversi linguaggi, è importante figura di riferimento per il rinnovamento e la ridefinizione della grafica d’arte. Il suo Laboratorio, frequentato da affermati artisti internazionali e dalle più giovani generazioni, è luogo di confronto metodologico e didattico che privilegia approcci liberi e creativi. Dal 2000 è presidente di Casa Falconieri, fondata con Dario Piludu, centro di sperimentazione e ricerca, di condivisione e partecipazione, proiettato a diffondere e attualizzare i linguaggi incisori realizzando mostre, convegni e laboratori di didattica, finalizzati a costruire processi professionalizzanti e di consapevolezza sull’arte. Per l’artista il Tempo – mentale, di elaborazione e di realizzazione – definisce gli spazi in cui l’opera agisce, ma è anche spazio della Memoria. Dice Gabriella Locci: “L’arte è partecipazione attiva nello scorrere del tempo, accompagnata dal continuo rinnovarsi alla scoperta di nuovi linguaggi. Il viaggio dell’opera e della vita è un viaggio interiore e nella memoria; è il racconto delle tracce transitorie o permanenti che definiscono una storia di sogni visionari e accadimenti; è la consapevolezza del passato ovvero di quei luoghi, concreti e mentali, che abbiamo attraversato. È il Tempo che accompagna il mistero della vita. Ma il viaggio non finisce mai perché la sua fine è solo l’inizio di un altro”.

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