A Como, nel Castel Baradello, fino al 1 settembre è allestita la mostra di Emilio Alberti, che presenta una ventina di lavori tra stampe digitali, dipinti e collages. Ripercorre genesi e lo sviluppo della ricerca intorno al tema della Chiocciola cosmica, una nuova figura mitologica creatrice di mondi e di galassie, ricca di suggestioni metaforiche legate alla Sezione Aurea e alla serie numerica di Fibonacci.
Sono lavori realizzati sulla base di una serie di opere digitali prodotte a partire dal primo lockdown e sfociate nella mostra virtuale “Respiro”, un diario per immagini del percorso drammatico vissuto in prima persona dall’artista. La finestra è uno dei protagonisti di una iconografia allucinata, nata tra le mura di casa che è si trasformava in uno schermo per delle fughe oniriche in una cosmogonia del tutto personale. Quelle opere immateriali create al computer hanno trovato successivamente una forma concreta nelle stampe di grandi dimensioni e nelle tele dove il collage si fonde con la pittura: una contaminazione tra arte pittorica e arte digitale, dove la tradizione classica dialoga con l’elaborazione al computer.
Il soggetto della finestra diviene concetto di soglia: atmosfera e forma evocativa del passaggio fra un qui e un altrove; come occhio aperto su realtà visionarie, galassie di mondi possibili dove protagonista è la Chiocciola Cosmica, una figura simbolica nata dalla fantasia, un singolare ed emblematico spirito guida. Si crea in questo modo una mitopoiesi di questo animale iconico il cui guscio spiraliforme esprime efficacemente la regola codificata nella Sezione Aurea, divenendo protagonista di una mitologia fantastica il cui racconto visivo ci porta altrove, in un’altra dimensione tra galassie trasfigurate dove si avverte un senso di sospensione e di attesa. Un complesso di segni tra i quali domina il vortice ad imprimere dinamismo alla composizione e a restituire il senso della temporalità nel tentativo di fissare l’istante originario: la prima scintilla, l’innesco della deflagrazione primordiale, il primo sussulto di quel moto perpetuo cosmico nel quale siamo immersi.
La spirale e il vortice sono da sempre presenze costanti nei lavori di Alberti, dai mulinelli nell’acqua alle volute concentriche dei labirinti. La linea che si avvolge in infiniti giri intorno a sé stessa; evocata dalle circonvoluzioni del guscio della chiocciola è una forma geometrica onnipresente in natura: dalla disposizione dei semi del girasole ai cicloni, dalla struttura del nostro DNA fino alle galassie. La Chiocciola Cosmica, personifica la Divina Proporzione, una personale mitologia cosmogonica dell’artista, che si aggira nello spazio profondo dando vita a galassie e a vortici siderei con la sua luminosa scia iridescente: spirito guida verso nuovi mondi possibili, verso una nuova umanità, verso l’utopia di un nuovo umanesimo.