Mauro Reggio / Paolo delle Monache


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Nell’ambito della manifestazione “Vedi, vedi: queste sono le carte che ti volevo mostrare”, il Vittoriale degli Italiani a Gardone Riviera, fino al 15 ottobre ospita due mostre in contemporanea: la prima dedicata alle pitture di paesaggio urbano e del Garda di Mauro Reggio e la seconda alle sculture di Paolo delle Monache, a cura del presidente Giordano Bruno Guerri e Marco Di Capua.

Mauro Reggio, Lago di Garda, cm 100×200

La mostra “Viaggio sul Garda”, è composta da quindici opere di Mauro Reggio, un artista che si dedica alla raffigurazione del paesaggio urbano, spogliato dei segni e della presenza dell’uomo per metterne in evidenza geometrie, architetture e colori.

L’esposizione, allestita al MAS, propone una visione unica e innovativa del Vittoriale degli Italiani con opere che catturano luoghi iconici della casa del Vate. Privando le rappresentazioni della presenza umana, Reggio fa risaltare la bellezza intrinseca degli spazi e degli edifici, trasformandoli in soggetti d’arte immersi in un contesto contemporaneo senza tempo.

Grazie all’uso di colori audaci e tecniche miste, l’artista dipinge monumenti provenienti da epoche diverse a partire dai colori tipici della grande tradizione italiana del XX secolo, poi trasformati e rinnovati sulla base delle più recenti riflessioni contemporanee su fotografia, pittura e nuove tecnologie. Questa interpretazione offre ai visitatori una nuova prospettiva sul Vittoriale e sul Garda, onorandone la storia e l’eredità artistica.

Oltre ai dipinti sulla residenza del Vate, al Vittoriale sono esposte anche alcune opere dedicate a Roma, città natale dell’artista e soggetto prediletto delle sue opere.

“Diario tra memoria e oblio. Sculture” di Paolo Delle Monache è allestita nel Parco del Vittoriale, ed espone cinque opere di grandi dimensioni che esprimono la profondità della connessione tra l’artista e i suoi ricordi, spazi e luoghi del passato, utilizzando il Vittoriale degli Italiani come sfondo ideale per esplorare la natura frammentata della memoria e la sua capacità di evocare e reinventare i luoghi, attraverso le sculture.

Le opere di Paolo delle Monache, create con un approccio modulare e frammentato, evocano luoghi e sensazioni familiari, permettendo ai visitatori di immergersi in un viaggio attraverso i luoghi della memoria dell’artista. Ogni scultura rappresenta un elemento di nostalgia, ricordi vissuti in città lontane e luoghi che si fondono in un’unica entità.

La mostra, corredata di un testo critico di Marco Meneguzzo e curata da Nicola Loi (Studio Copernico), esamina anche la relazione tra l’artista e lo spazio circostante, integrando le sculture con l’architettura del Vittoriale.

Il titolo della mostra nasce avvicinando tra loro due titoli di sculture in mostra: Diario (composto da una pagina quadrata di bronzo traforato) e Tra memoria e Oblio (un totem di tre volti verticali).

Il catalogo di entrambe è edito da Il Cigno Arte.

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