A Ravenna in ambito alla terza edizione del festival del fumetto, al MAR, Museo d’Arte della Città, fino al 28 luglio è allestita la mostra “Coconino freedom”, dedicata al fumetto d’autore con opere di disegno, grafica, fumetti.
Nel segno della libertà, protagoniste le donne: dalla Francia Valentine Cuny-Le Callet, dalla Germania Anke Feuchtenberger. Un ricco programma di otto mostre, dall’arte corrosiva di Scòzzari ai nuovi talenti italiani, con l’accompagnamento di incontri, spettacoli e performance e la partecipazione di musicisti e scrittori, da Vasco Brondi a Guido Catalano. Al MAR Museo d’Arte della città, e per la prima volta anche alla Biblioteca Classense, in collaborazione con Goethe Institut e ACIT Associazione Italo-Tedesca Ravenna e grazie al contributo della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna.
Gipi espone per la prima volta le tavole del suo ultimo graphic novel Stacy. Dal Giappone arriva un maestro del manga contemporaneo, Usamaru Furuya. I fumetti al femminile di due grandi autrici, la francese Valentine Cuny-Le Callet e la tedesca Anke Feuchtenberger, si interrogano sulla società e sulla nostra storia recente. E ancora: riflettori puntati sul genio beffardo di Filippo Scòzzari, sui talenti già affermati come Antonio Pronostico e Pietro Scarnera e sui giovani emergenti come Enrico Pinto, Michele Peroncini, Spam il Mandarino Psichico, Isabella Tiveron. Giunta alla terza edizione, la Coconino Fest acquista una dimensione sempre più internazionale e mette in mostra al MAR – Museo d’Arte della Città di Ravenna una panoramica dei molteplici linguaggi e delle infinite possibilità del fumetto contemporaneo, con la presenza di grandi autori che il pubblico potrà incontrare in varie occasioni.
La manifestazione è organizzata dalla casa editrice Coconino Press in compartecipazione con l’assessorato alla Cultura del Comune di Ravenna e con lo stesso MAR. Freedom, libertà, è la parola chiave che accomuna gli eventi proposti quest’anno. Libertà creativa degli artisti del fumetto, ma anche libertà di parola, d’espressione, di rompere gabbie e barriere che ostacolano il riconoscimento dei diritti umani fondamentali, ancora troppo spesso minacciati e negati. Un messaggio che attraversa tutto il festival. A partire dal manifesto, affidato quest’anno a un’autrice d’eccezione: Bianca Bagnarelli, giovane e già affermatissima illustratrice italiana che lavora per le principali testate di tutto il mondo e ha realizzato, tra l’altro, la prima copertina del 2024 del prestigioso settimanale statunitense The New Yorker. Un’immagine, Deadline, subito diventata virale. Per Coconino Fest Bagnarelli ha reinterpretato Krazy Kat e Ignatz, la gatta e il topo protagonisti della classica, poetica strip di George Herriman che ha ispirato il nome della casa editrice, divisi questa volta da un reticolato.