Danilo Correale. Vacant


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L’associazione culturale Faro promuove Vacant una nuova commissione dell’artista Danilo Correale (Napoli, 1982) realizzata per gli spazi della Chiesa di San Severo al Pendino a Napoli, fino al 6 luglio. Il progetto, a cura di Vasco Forconi, è promosso e finanziato dal Comune di Napoli in esito all’Avviso pubblico per la realizzazione di progetti espositivi di Arte Contemporanea 2024.

Danilo Correale

Con Vacant, che in dialetto napoletano significa “vuoto” o “fine” e in inglese “vuoto” o “assente”, Correale intende suggerire una riflessione sul concetto di responsabilità individuale e di fine, facendo leva sulla potenza intrinseca dell’applauso, un archetipo dell’interazione umana non verbale tradizionalmente associato alla conclusione di un evento o di un rituale di particolare rilevanza collettiva ed emotiva.

Vacant consiste in uninstallazione progettata in dialogo con le architetture della Chiesa di San Severo al Pendino di Napoli. Camminando in strada il pubblico è attratto da un applauso che proviene dalla chiesa: entrando è accolto da questo suono che riverbera nello spazio, come se qui si fosse appena concluso un evento memorabile, seguito da un momento di celebrazione ed euforia. Superato l’ingresso della chiesa, il pubblico si trova ad attraversare la grande navata centrale abitata unicamente dalla sorgente sonora. La composizione rende l’esperienza dello spazio intima, sensoriale e al tempo stesso enigmatica: l’applauso si protrae troppo a lungo, in un loop infinito, risultando assurdo e a tratti ipnotico, instillando presto nello spettatore un senso di dubbio. La traccia sonora è il risultato di un lavoro di ricerca attraverso cui Correale preleva e campiona gli applausi con cui si concludono le registrazioni di centinaia di ore di conferenze e dibattiti, provenienti dall’archivio della Skowhegan School of Painting & Sculpture, Maine, Stati Uniti d’America, tenuti da oltre 350 artisti, curatori, filosofi, architetti, storici, coreografi e attivisti che dal 1954 al 2013 hanno condiviso il loro percorso di ricerca. Il progetto è stato realizzato in dialogo con il sound designer Giovanni Roma.

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