Fino al 20 luglio presso il Museo Castromediano di Lecce è in corso “Flatland. Contemporary Paper Maché”, un progetto espositivo che esplora le potenzialità materiche ed espressive della cartapesta contemporanea, con origini da una ricerca iniziata cinque anni fa da P.I.A., scuola indipendente per le arti visive e gli studi curatoriali, sulla cartapesta, una tecnica storicamente radicata in Puglia e nella tradizione artistica internazionale.
Il progetto è realizzato con Fondo per il finanziamento di progetti e attività di interesse generale nel Terzo Settore, finanziato da Regione Puglia e Ministero del lavoro, d’intesa con Soprintendenza Archeologia, Beni Culturali e Paesaggio per le province di Lecce e Brindisi, in collaborazione con il Polo-Bibliomuseale di Lecce, con il contributo di Fondazione Puglia, in rete con Infolecce e il patrocinio di Provincia di Lecce e Comune di Lecce.
Grazie a “Flatland. Contemporary Paper Maché” e alla stretta collaborazione con il Polo Biblio-Museale di Lecce, tra i partner del progetto, PIA ha realizzato e prodotto, a partire dall’estate scorsa, workshop, talk, mappature, esplorazioni urbane, creando un’accademia temporanea in cui si sono alternati artisti, artigiani, studiosi e curatori, per sperimentare pratiche di cura e nuove narrazioni. Lo studio collettivo ha attinto anche alle collezioni e alle opere disseminate all’interno di spazi pubblici e privati di Lecce, che hanno offerto ispirazione ai partecipanti per interpretare in modo innovativo il patrimonio culturale della città. Le produzioni si sono svolte all’interno delle botteghe tradizionali e nella project room del Museo, diventando una piattaforma unica nelle diverse fasi del progetto sul fronte della esplorazione creativa e dello scambio artistico.
Rossella Biscotti, Marco Musarò, Jonatah Manno, Diego Perrone e Madison Bycroft, accompagnati dal curatore Simone Frangi, sono stati invitati a condurre, ognuno secondo la propria pratica e poetica, sessioni laboratoriali per indagare le potenzialità materiche ed espressive della cartapesta a partire dalla conoscenze e competenze tecniche di maestri d’arte, come Stella Ciardo e Mario Di Donfrancesco, eredi di questa tradizione secolare. Il progetto ha anche cercato di contrastare la riduzione delle occasioni di trasmissione generazionale con formule didattiche multidisciplinari e professionalizzanti. La mostra, ospitata nel Museo Castromediano, presenta i risultati delle ricerche e delle sperimentazioni prodotte durante i workshop aperti ad artisti e creativi emergenti. Il percorso espositivo si sviluppa tra la project room e la sala barocca della Pinacoteca “Antonio Cassiano” accogliendo diversi linguaggi, dai materiali di documentazione alla scultura, dalla fotografia alla performance. Le creazioni, che affiancano al materiale nuovi media, dialogano con le opere pittoriche e le sculture antiche per proseguire il viaggio dei “Paesaggi d’arte” che hanno segnato gli scenari artistici della Terra d’Otranto.