Andrea Guerzoni. Simbionti


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Nella mostra “Simbionti”, nata in collaborazione con A Pick Gallery e allestita la Museo della Frutta di Torino fino al 7 settembre, Andrea Guerzoni (Torino, 1969) mette a confronto i licheni che possono essere presenti nei meleti con il marciume e le macchie provocate da funghi patogeni, batteri e insetti parassiti.

Andrea Guerzoni, Lobaria pulmonaria, 2024, acquerello e inchiostro su carta, cm 24,3×27,3 (serie Licheni)

Un suggerimento per aumentare l’attenzione e il grado di conoscenza di ciò che osserviamo e magari diamo per scontato. Il termine simbionte deriva del greco συμβιόω “vivere insieme”, complemento di σύν “con” e βιόω “vivere”. In biologia è l’individuo, animale o vegetale, che vive in simbiosi con altri. Sono definiti simbionti gli organismi che vivono obbligatoriamente un rapporto con altri esseri viventi e non per forza traggono reciproco vantaggio dalla vita in comune.
I licheni spesso passano inosservati, quando non sono scambiati erroneamente per parassiti o malattie, eppure svolgono un ruolo rilevante nell’ecosistema, anche nei frutteti. In ambito agronomico sono spesso considerati in modo negativo: la loro presenza sulle cortecce è percepita come indicatore di problemi sanitari, di errata gestione e bassa vigoria delle piante ospitanti. Poiché i licheni prosperano sugli esemplari in cattive condizioni di salute o morenti, spesso si presume che la colpa sia loro. In realtà il lichene è principalmente autosufficiente e quindi innocuo per l’albero. Lo stile di vita simbiotico dei licheni e dei funghi offre uno spunto per ripensare la nostra relazione col mondo, i concetti d’identità e d’individualità e per suggerire forme alternative di collaborazione e di sopravvivenza in tempi precari.
Le sfere della serie Malus nostrum rimandano tanto al nostro pianeta quanto alla forma globosa della mela: quelle che appaiono come geografie, assumono le fattezze delle malattie che minacciano la salute del frutto. D’altra parte “malus” in latino significa “cattivo”, o “male”, ma designa anche la pianta del melo.
Per Guerzoni l’approccio comparativo del botanico è lo spunto per interpretare l’esemplare naturale in maniera libera e personale. La sua pratica artistica si concentra sull’evocazione di frammenti di vita: dalle forme più piccole e apparentemente marginali, come i licheni, alle biografie di grandi autori, appartati e allo stesso tempo rivelatori, come l’artista Carol Rama, il poeta e lichenologo Camillo Sbarbaro o il naturalista Minakata Kumagusu.

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