Al Museo del Paesaggio di Verbania, sul Lago Maggiore (Piemonte), fino al 3 novembre è esposta una mostra che per la prima volta indaga l’artista Guido Boggiani (1861-1902), pittore, etnologo, esploratore ed antropologo, a cura di Aurora Scotti con Federica Rabai e Stefano Martinella, con una cinquantina di opere tra tele, disegni, documenti anche inediti e riproduzioni fotografiche che ripercorrono buona parte del percorso artistico di Boggiani e dei suoi viaggi. L’esposizione è accompagnata da una serie di eventi collaterali.
Molto si è detto, e scritto, di Guido Boggiani esploratore tra Paraguay, Brasile e Argentina e in particolare delle sue esperienze a stretto contatto con le popolazioni indigene del Chaco. Il suo spiccato interesse per le scienze antropologiche lo ha portato più volte, dall’età di 26 anni, in America Meridionale; viaggi che hanno profondamente influenzato le sue opere. Poco è stato indagato invece della sua attività pittorica.
Il titolo della mostra “Più oltre, più oltre nel nuovo” è una citazione da Maia, il poema di Gabriele D’Annunzio pubblicato nel 1903 dove il Vate ricorda con commozione l’amico Boggiani da poco scomparso; lo definisce un Ulisside, spinto dalla sete di conoscenza ad avventurarsi sempre “più oltre, più oltre nel nuovo”.
Questa mostra racconta in quattro sezioni le principali tappe del viaggio artistico e tra città e continenti del pittore-esploratore: i paesaggi del lago Maggiore con grandi quadri ad olio ed affascinanti disegni tra lago e montagna; gli anni romani (dove realizzò anche diversi ritratti) e la Grecia; il Sudamerica con l’imponente Il Pan di Zucchero e disegni ed acquerelli; l’ultima sezione è dedicata all’eredità di Boggiani, ai suoi studi antropologici, alle foto da lui scattate durante la permanenza a stretto contatto con le popolazioni indigene che vengono accostate ad alcune opere dell’artista.
In esposizione tele della collezione del Museo del Paesaggio e prestiti, schizzi, disegni, documenti, riproduzioni fotografiche di alcuni ritratti di popolazioni sudamericane della Società Geografica Italiana. Nella collezione del Museo Paesaggio tele di Boggiani con scorci dei dintorni del Lago Maggiore che raccontano un naturalismo lombardo puro. Vennero donate dal fratello dell’artista che sempre rimase legato alla sua terra natale.
Alcune istantanee esposte immortalano il pittore al lavoro nelle selvagge aree sudamericane. Non mancano diplomi, premi e riconoscimenti legati all’artista ed esploratore omegnese. La mostra è organizzata dal Museo del Paesaggio con il sostegno di Comune di Verbania, Regione Piemonte, Fondazione Cariplo, Lions Club Verbania e il patrocinio di Comune di Omegna, Comune di Stresa, Distretto Turistico dei Laghi e Società Geografica Italiana.