All’Istituto Svizzero di Milano, fino al 29 giugno è in corso la mostra bipersonale che presenta le opere di Maude Léonard-Contant e Monia Ben Hamouda. Questa collaborazione tra le due artiste è guidata dal loro comune interesse per i materiali e l’esplorazione dei linguaggi.
Spezie profumate, sabbia da modellare, ceramica o metallo si intrecciano nelle loro installazioni, ogni materiale porta con sé narrazioni che si dispiegano inaspettatamente nel tempo. Il linguaggio è il loro mezzo di comunicazione, che si addentra nei processi di traduzione, nelle frasi effimere e nelle reinterpretazioni culturali, invitando a riflettere sul multilinguismo e sull’intraducibile. Il titolo, NYX, allude alla dea greca e all’incarnazione della notte, nata dal caos e che ha accompagnato le due artiste nel loro lavoro per la mostra.
Maude Léonard-Contant (1979, Joliette) originaria della regione Lanaudière (Canada/Turtle Island), precedentemente territorio Atikamekw, vive in Svizzera dal 2013. I suoi posti prescelti dopo il trasferimento sono la Svizzera centrale, Poschiavo e Basilea, dove lavora e cresce una famiglia. Il suo lavoro artistico è alimentato da un continuo scambio tra linguaggio e materia, così come da reminiscenze di un tempo in cui gli esseri più grandi dell’umanità governavano la sua vita. Ha studiato a Montreal (UQAM, Concordia University) e Glasgow (Glasgow School of Art). È stata insignita di diversi premi, tra cui l’anno di lavoro della Fondazione Frey-Näpflin e il riconoscimento della Fondazione UBS, il premio Spot on, il premio Christina Spoerri e il premio della Lucerne Kunstgesellschaft.
Monia Ben Hamouda (1991, Milano) è un’artista visiva italo-tunisina che vive tra Milano e al-Qayrawan. Ha conseguito un BFA all’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano. Attualmente è finalista al Premio Maxxi Bvlgari 2024. È stata vincitrice del Vordemberge-Gildewart Foundation Grant (2024), dell’Italian Council for Contemporary Art (2023), del Pollock-Krasner Foundation Grant (2022), dell’Art Business Accelerator Grant (2020) e del Ducato Contemporary Art Prize (premio speciale, 2021); è stata inoltre finalista del Club Gamec Prize VI (2022).