Feriancová | Offman | Ramírez | Leoncillo


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Fino all’11 marzo prossimo, a Palazzo Collicola di Spoleto sono allestite due mostre personali e un’installazione, che occupano gli spazi del piano terra e del Piano Nobile del palazzo, realizzate da tre artisti internazionali profondamente legati all’Italia e che espongono a Spoleto per la prima volta: Petra Feriancová, Francis Offman e Calixto Ramírez.

Leoncillo, periodo informale, Palazzo Collicola, Spoleto


Al secondo piano, nelle sale adiacenti alla galleria con le sculture del periodo informale di Leoncillo, sono inoltre allestiti una serie di disegni del celebre artista spoletino: un omaggio a uno degli scultori più importanti del Novecento, di cui vengono presentate delle opere attualmente conservate nei depositi. Il piano terra di Palazzo Collicola ospita Da Monterrey a Monteluco, mostra personale di Calixto Ramírez (Reynosa, Messico, 1980). Il progetto espositivo, a cura di Saverio Verini, nasce a margine di un periodo di residenza di Ramírez nell’estate del 2022 a Spoleto, in particolare nell’area di Monteluco, un’altura occupata da un fitto bosco che si erge proprio di fronte alla città. Nel corso della sua permanenza, così come nei mesi successivi, l’artista ha realizzato una serie di opere nate da un contatto diretto con la natura e il paesaggio circostanti. Sculture, fotografie, video e dipinti costituiscono l’esito di questo incontro. In linea con l’approccio che da anni ne caratterizza la ricerca, l’artista ha utilizzato il proprio corpo come metro di misura della realtà che lo circonda: nelle opere in mostra, infatti, Ramírez si relaziona con il paesaggio fino quasi a incorporarlo, fondendosi con i suoi elementi e attivando con essi una relazione viscerale, poetica e a tratti ludica. La mostra è realizzata con il supporto della galleria Alessandra Bonomo.
Al Piano Nobile è allestita “Eternity, her responsive body and other stories”, mostra personale di Petra Feriancová (Bratislava, Slovacchia, 1977) a cura di Tiago de Abreu Pinto e Davide Silvioli. Il titolo dell’esposizione suggerisce la natura narrativa del progetto, che vede l’artista rileggere gli spazi di Palazzo Collicola, attraverso una serie di interventi dal carattere quasi mimetico, concepiti per l’occasione. Il disegno espositivo prevede l’inserimento di un insieme di lavori differenti, tra cui sculture, installazioni e opere sonore che vanno a conversare, in contrasto o in sintonia, con le stanze del Piano Nobile e le opere della collezione conservate al loro interno. A queste si aggiunge una coppia di teste federiciane, risalenti al XIII secolo e provenienti dal deposito comunale di Santo Chiodo: si tratta di artefatti non più esposti al pubblico poiché danneggiati dagli eventi e consumati dal passaggio del tempo, che Feriancová ha individuato proprio per il loro carattere di “opere compromesse”, simbolo di vulnerabilità. La mostra è realizzata con fondi dello Slovak Arts Council e con il supporto della galleria Gilda Lavia di Roma.
Il Piano Nobile ospita, inoltre, l’intervento Senza titolo (2022) di Francis Offman (Butare, Ruanda, 1987), un’installazione che interagisce idealmente con gli spazi della Biblioteca Carandente, quasi a simboleggiarne una potenziale emanazione. L’opera è costituita, infatti, da una serie di libri sorretti da calibri le cui copertine sono rivestite da uno strato di polvere di caffè che rende impossibile distinguerne il contenuto. Oltre ai libri, posizionati direttamente a terra, l’installazione comprende un grande dipinto monocromo allestito a parete, anch’esso rivestito di polvere di caffè, che l’artista immagina come un planisfero in cui le frontiere sono impossibili da determinare.
Infine, al secondo piano, dove è conservata la collezione permanente di arte contemporanea del museo, è possibile ammirare una selezione di opere su carta del celebre scultore spoletino Leoncillo (Spoleto, 1915 – Roma, 1968): i lavori ripercorrono la relazione dell’artista con il disegno, dall’espressionismo degli anni Trenta-Quaranta, attestato anche da ritratti, caricature e soggetti di genere, alla lunga fase neocubista (1946-1955), rinnegata più tardi dall’autore, per approdare infine all’intensa stagione informale. L’esposizione dei disegni di Leoncillo arriva quasi in coincidenza con il compleanno dell’artista spoletino, il 18 novembre, ulteriore omaggio a uno degli artisti più significativi della storia dell’arte italiana del XX secolo.

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