Andrea Guerzoni. Il mondo in piccolo


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Al Museo Craveri di Scienze Naturali di Bra (CN), fino al 19 novembre è allestita la mostra “Il mondo in piccolo: gli erbari e i repertori contemporanei” dell’artista torinese Andrea Guerzoni (Torino, 1969), tra cui collage, fotografie, campioni naturali e disegni, in dialogo con le collezioni permanenti del museo.

Andrea Guerzoni, Repertorio, 2023, tecnica mista su carta cm10x15, serie

L’esposizione, organizzata in collaborazione con A Pick Gallery di Torino, documenta la connessione di Andrea Guerzoni con il mondo naturale e con le storie di personalità esemplari e anticonvenzionali del passato, in particolare naturalisti e grandi viaggiatori, come Kumagusu Minakata, Clarence Bicknell, Philipp Franz von Siebold e Federico Craveri. L’aspetto che più affascina l’artista di queste figure, vissute tra Ottocento e il primo Novecento, è il loro essere fuori dal coro, autodidatte, versatili e irregolari e il fatto di essere diventate famose per qualcosa che prescindeva dalla personale formazione o attività specifica prevalente.

Fiori, piante e felci, muschi, licheni e minerali, funghi e insetti incontrati nelle escursioni in montagna e nei boschi, durante le visite a parchi cittadini e a giardini e orti botanici, nello spazio verde domestico e nei tanti giardini di carta frequentati, diventano suggerimenti per scenari immaginativi e spunti di riflessione. Nei disegni, nelle fotografie e nei collage di Guerzoni, così come nei suoi Erbari, dove a queste tecniche include il reperto naturale, ritroviamo lo sguardo attento e curioso dell’artista, rivolto al particolare e al microcosmo. Le piccole carte della serie Repertorio, frammenti senza posizione predefinita, somigliano alle tessere di un mosaico e alle finestre che su Internet aprono su ricerche infinite. L’artista utilizza il formato standard 10×15 cm per creare una composizione nella quale ogni voce possa dialogare in continuo con tutto il resto. La singola immagine, spesso accostata a un’altra con un gioco di rimando o del caso, è allo stesso tempo un elemento di una sequenza e parte di un disegno globale. Queste cartografie invitano l’osservatore a trovare legami dove sembra non essercene, o a crearne di propri, e a partecipare alla realizzazione di un quadro multiforme e creativo della realtà. La “teoria del mondo piccolo” sostiene, infatti, che tutte le reti complesse esistenti in natura sono accomunate dal fatto che, presi due nodi qualsiasi, essi possono essere messi in collegamento attraverso un percorso costituito da un numero relativamente limitato di legami. L’effetto del mondo piccolo indaga le caratteristiche d’insieme delle reti connesse, indipendentemente dalle specificità proprie degli elementi.

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