Vincent van Gogh. Pittore colto


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Van Gogh fu il pittore che tutti conosciamo, ma anche un intellettuale estremamente colto; e per comprendere la complessità della sua personalità, al di là dei più abusati luoghi comuni, è importante e doveroso mettere a fuoco non solo la sua poetica e la sua tecnica pittorica ma anche la ricchezza e la profondità degli interessi culturali che sono alla base della sua visione della vita e dell’arte.

Vincent van Gogh, Pittore colto, Milano, MUDEC, Museo delle Culture

La mostra “Vincent van Gogh. Pittore colto”, al MUDEC di Milano fino al 28 gennaio 2024, prodotta da 24 ORE Cultura – Gruppo 24 ORE e promossa dal Comune di Milano-Cultura, intende andare proprio in questa direzione: ribalta la prospettiva dello stereotipo-Van Gogh e presenta un Vincent van Gogh meno outsider e più sorprendentemente aggiornato sul dibattito culturale del suo tempo. Con la preziosa collaborazione del Museo Kröller-Müller di Otterlo nei Paesi Bassi, il percorso, allo stesso tempo cronologico e tematico, propone un’inedita lettura delle opere di Van Gogh che mette in particolare evidenza il rapporto fra la visione pittorica e la profondità della dimensione culturale dell’artista, attraverso lo sviluppo di due temi di grande rilievo: da un lato quello del suo appassionato interesse per i libri, e dall’altro la fascinazione per il Giappone alimentata dall’amore per le stampe giapponesi, collezionate da egli stesso in gran numero. Nelle sale le opere provenienti dal Museo Kröller-Müller vengono presentate in dialogo con un’accurata selezione di oltre trenta edizioni originali di libri e riviste d’arte lungo tutto il percorso di mostra. La curatela della mostra è affidata allo storico dell’arte Professor Francesco Poli, a Mariella Guzzoni, ricercatrice e curatrice del fil rouge “Van Gogh: vivere con i libri” e Aurora Canepari, conservatrice responsabile del Museo d’Arte Orientale Edoardo Chiossone di Genova, curatrice della sezione “Van Gogh e il Giapponismo”.

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