Gaia Vincensini. The Golden Door


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“The Golden Door”, è il titolo della mostra personale a Palermo di Gaia Vincensini, promossa dall’Istituto Svizzero, curata da Gioia Dal Molin ed esposta alla Fondazione Sant’Elia fino al 29 ottobre, con la quale l’artista sviluppa un nuovo lavoro video e una serie di nuove sculture. A prima vista, l’artista combina due temi contraddittori: l’alchimia, più precisamente i tentativi di produrre oro dai metalli comuni, particolarmente presenti nel Medioevo, e la speculazione finanziaria.

Gaia Vincensini, The Golden Door


La mostra, dunque, ruota attorno al concetto di produzione speculativa di valore e, più precisamente, alla creazione di qualcosa di dorato dal “nulla”. Si parla anche di inganno, di apparenza, di ebbrezza e del desiderio quasi ipnotico dell’oro (e del denaro).
Seguendo la tradizione letteraria della novella gotica, spesso popolata da fantasmi e demoni che creano un immaginario mitico del passato, l’opera video di Gaia Vincensini racconta la storia di Piero, un giovane banchiere svizzero che incontra a Roma un misterioso cliente italiano. Questo incontro lo porterà alla deriva in un fantastico e folle mondo onirico.
Allo stesso tempo, le opere in ceramica evocano immagini e oggetti di scena del film e conferiscono un’atmosfera enigmatica allo spazio espositivo di via Maqueda, nel cuore di Palermo.
Gaia Vincensini (1992) vive e lavora tra Ginevra e Parigi. Si è laureata alla HEAD-Genève nel 2016. Nel suo lavoro crea narrazioni che esplorano i sistemi di valori che strutturano sia l’arte sia la società. Nel 2021 ha vinto i premi Manor e Kiefer Hablitzel I Göhner e nel 2020 ha completato una residenza di nove mesi alla Cité Internationale des Arts di Parigi. Il suo lavoro è stato esposto al MAMCO e al Forde a Ginevra, allo Swiss Institute a New York, alla Maison d’Art Bernard Anthonioz a Nogent-sur-Marne e più recentemente al Musée d’Art Moderne de Paris, agli Swiss Art Awards a Basilea e al confort moderne a Poitiers.

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