Nel 50° anniversario della morte di Pablo Picasso e a 70 anni dalla sua grande mostra del 1953, la Galleria Nazionale di Roma celebra il grande maestro, impareggiabile figura dell’arte del ‘900, con una mostra aperta fino al 5 novembre.
L’importante mostra, a cura di Fernando Castro Flórez, espone una selezione di 300 opere tra disegni e incisioni provenienti dal Museo Casa Natal Picasso di Malaga.
Un’operazione culturale particolarmente significativa, anche su un piano simbolico, considerando la consistenza di questo prestito dalla Spagna che offre al pubblico italiano un’occasione unica di incontro con l’opera di Picasso, tra le iniziative realizzate in questa ricorrenza a livello internazionale
L’opera grafica di Picasso riveste un’enorme importanza all’interno di tutta la sua produzione artistica. Dalla serie delle Suite Vollard alle incisioni realizzate alla fine della sua vita, un vero e proprio ciclo frenetico in cui rivisita tutto il suo immaginario, dal tema centrale del “pittore e della modella” alla riconsiderazione della storia dell’arte (in una riproposizione, dalla personale prospettiva, delle influenze di Raffaello, Rembrandt, Velázquez, Degas o Manet), introducendo elementi umoristici che scivolano talvolta nel grottesco.
La mostra, proprio in virtù del considerevole numero di opere esposte realizzate in diversi periodi della sua attività, che vanno dal 1905 al 1972, offre una rassegna completa dell’immaginario picassiano, e consente di riscoprire opere di eccezionale interesse. “Il nome di Picasso incarna da solo l’espressione di un nuovo pensiero nel campo dell’estetica”: Duchamp (1943), proprio l’ironico artista che ebbe l’audacia di mettere un orinatoio su un piedistallo (firmato da uno pseudonimo), riteneva che il principale contributo di Picasso fosse quello di essere partito da zero e di aver saputo mantenere, in ogni momento della sua lunga carriera artistica, una freschezza invidiabile. Picasso, vero e proprio mito moderno, punto di riferimento per le avanguardie, finì per essere “contemporaneo” ai cambiamenti dell’arte avvenuti dopo la Seconda guerra mondiale. Mentre continuava a sviluppare il suo rapporto appassionato con la pittura, senza mai rinunciare alla sua presenza figurativa, emersero proposte estetiche come l’espressionismo astratto e l’informale, l’arte pop e ottico-cinetica, il minimalismo e il concettualismo, la land art e l’happeging.
La mostra è stata realizzata interamente con il Museo Casa Natal Picasso di Malaga. Sono partner istituzionali l’Ambasciata di Spagna in Italia, l’Accademia di Spagna a Roma e l’Ente Spagnolo del Turismo a Roma.