In ambito alla Biennale Italiana di Poesia fra le Arti di Piacenza, “Un Po di Poesia”, presso il Piccolo Museo della Poesia si tiene una Mostra Evento dell’artista Marco Nereo Rotelli, dal titolo “Vola alta, parola”, a cura di Vera Agosti fino al 29 luglio.
La Mostra vede il Maestro Rotelli, che ha fatto della poesia il fil rouge dei suoi giorni e della sua ricerca artistica, esporre in questo autentico Pantheon della poesia, dipinti, sculture e installazioni luminose, a partire delle sue dieci Porte del Mistero. Ogni porta, materiale di riuso che conosce nuova vita, è del colore dell’oro, la tinta del sacro per eccellenza, amatissima da Rotelli, insieme al suo inconfondibile blu. Sopra ogni porta, molte delle quali inedite, i versi dei poeti cari al Maestro. Questi pensieri, molti dedicati al tema della verità, sono scritti con l’inconfondibile scrittura corsiva e ricercata del maestro. Accanto alle parole, i simboli di tanti diversi alfabeti e magiche equazioni.
Vola alta, parola, l’incontro tra Marco Nereo Rotelli e il Piccolo Museo della Poesia Chiesa di San Cristoforo, ovvero una possibile breccia nel buio inestricato della mente, è come se rispondesse alla sottile trama della Legge di causa ed effetto: si concretizza con questa mostra, ma viene da molto lontano. In Rotelli, del resto, la contaminazione tra i linguaggi, “lo sconfinamento interdisciplinare”, come disse di lui Achille Bonito Oliva, è la cifra peculiare di uno scavo segnico – semantico teso a decodificare la complessità del vivere, al contempo analiticamente e sinteticamente. E al Museo della Poesia, il Manifesto teorico che ne sorregge l’ossimoro, “mettere la poesia in vetrina”, è un continuo di rimandi e rilanci, verso quelle numerose stagioni della Storia dell’Arte in cui il confronto, la mescolanza, e persino il contagio tra tutte le arti, hanno prodotto qualità e innovazioni straordinarie.