Il MACRO, Museo d’Arte Contemporanea di Roma ospita, fino al 29 ottobre, due mostre in contemporanea: “Vicolo della Penitenza 11/A”, a cura di Janice Guy, nella sezione “Aritmici”, e “The Bidet and the Jar” del duo franco-britannico Daniel Dewar & Grégory Gicquel, nella sezione “Palestra”.
La mostra “Vicolo della Penitenza 11/A” è composta dalle opere di: Michel Auder, Sarah Charlesworth, DW Fitzpatrick, Gary Hume, On Kawara, Julian Lethbridge, Sarah Lucas, Reinhard Mucha, Richard Prince, Cindy Sherman, Thomas Struth, Meyer Vaisman, Lawrence Weiner, Franz West e Christopher Wool.
Si tratta di artisti che tra il 1989 e il 1991 hanno vissuto e lavorato a Roma, in Vicolo della Penitenza 11/A a Trastevere, nell’ambito del programma di residenza avviato dalla gallerista Barbara Gladstone e dalla consulente d’arte Thea Westreich, noto come The Rome Studio.
Con The Bidet and the Jar, Daniel Dewar e Grégory Gicquel, il cui lavoro si colloca tra la rappresentazione e la funzione, il ready-made e l’artigianato, rispondono alla natura sperimentale della sezione Palestra del museo con una mostra che è l’occasione per proseguire le loro incursioni nella creazione di opere d’arte in ceramica.
È stata questa l’occasione per presentare, da parte del graphic designer Boy Vereecken, l’uscita della pubblicazione Back Matter, catalogo e prosecuzione dell’omonima mostra svoltasi nella sezione In-Design del museo, edito da Spector Books, con un compendio di lavori stampati realizzati da Vereecken per vari progetti artistici, tra cui quelli del duo Daniel Dewar & Grégory Gicquel. Con le due nuove mostre si completa la programmazione espositiva del MACRO per la primavera-estate 2023: proseguono anche le mostre In Prima Persona Plurale con Gina Beavers, Alexandra Bircken, Corrado Cagli, Judy Chicago, Enzo Cucchi, Jimmy DeSana, Eliza Douglas, Wayland Flowers, Massimo Grimaldi, Duane Hanson, Mark Leckey, Nancy Lupo, Tala Madani, John Miller, Hudson Mohawke, Paul Mpagi Sepuya, Ulrike Ottinger, Lucia Pica, Francisco Sierra, Erik Thys, Gianfilippo Usellini e altre apparizioni; Jochen Klein, After The Light, a cura di Luca Lo Pinto e Wolfgang Tillmans; Leonard Koren, What why WET?; Pauline Oliveros, Beethoven Was a Lesbian; Studio Temp, Tempus Fugit, oltre a Retrofuturo. Appunti per una collezione.