Stefano Bessoni. La Mole delle Meraviglie


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Il Museo Nazionale del Cinema di Torino, fino all’11 settembre propone “Stefano Bessoni. La Mole delle Meraviglie”, realizzata a cura di Stefano Bessoni e Domenico De Gaetano ed è la prima grande mostra dedicata al genio creativo del regista, illustratore e animatore, ospitata al piano accoglienza delle Mole Antonelliana.

Stefano Bessoni, “Darwin alle Galapagos”, Darwin, Logos Edizioni, 2020

Le oltre 150 opere esposte, per lo più provenienti dall’archivio privato di Bessoni e dalle collezioni del Museo Nazionale del Cinema, raccontano gli ambiti in cui si muove la sua ricerca espressiva: dalle fiabe al mondo della scienza, dalle illustrazioni all’animazione stop-motion e alla fabbricazione di puppets, fino al grande amore per il cinema.

Tra fantastico e fiabesco, in un percorso popolato da burattini, illustrazioni, filmati, reperti e preparati scientifici, ci si ritrova immersi nel mondo di Stefano Bessoni, un’affascinante Wunderkammer all’interno della più maestosa e imponente fra le “camere delle meraviglie” torinesi, la Mole Antonelliana.

Il percorso espositivo prende forma attorno a cinque figure illustri: Antonelli, Prolo, Darwin, Lombroso e Greenaway, che, seppur in epoche e ambiti diversi, sono unite fra loro da una medesima vocazione: raccogliere e catalogare oggetti e idee. Bessoni le interpreta, le traduce in tratto grafico e in oggetti, in una alternanza di colori e bianco e nero tra reale e immaginario.

Al centro del percorso, la scrivania originale che Maria Adriana Prolo utilizzava a Palazzo Chiablese, prima sede del Museo Nazionale del Cinema, con esposto l’originale del volume Storia del cinema muto italiano, scritto dalla Prolo e edito nel 1951.

A completamento della mostra, vedono la luce due volumi: un catalogo, edito da Silvana Editoriale, con le opere in mostra, le introduzioni di Enzo Ghigo e Martino Gozzi e i testi di Domenico De Gaetano, Alfredo Accatino, Santo Alligo, Ivan Cenzi e Telmo Pievani, ai quali si aggiunge un’intervista a Stefano Bessoni realizzata da Claudia Gianetto e Marco Grifo; contestualmente, Logos Edizioni ha pubblicato il volume di Stefano Bessoni Maria Adriana Prolo. La signorina del cinematografo, edito in due lingue, che racconta la storia di colei che ha portato alla nascita del Museo del Cinema. Oltre alla mostra sono previste una serie di iniziative che vedono protagonista Stefano Bessoni e la sua arte e una serie di workshop organizzati dal Museo Nazionale del Cinema di Torino e la Scuola Holden in collaborazione con l’Università degli Studi di Torino.

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