Al Palazzo della Calcografia di Roma, storica sede dell’Istituto centrale per la grafica diretto da Maura Picciau, è esposta fino al 23 luglio la mostra “Donne artiste. Percorsi nella grafica dal Novecento ad oggi”, a cura di Luisa De Marinis e Ilaria Fiumi Sermattei.
L’esposizione, promossa e organizzata dall’Istituto centrale per la grafica, è dedicata alla produzione grafica delle artiste presenti nella collezione dell’Istituto, per tracciare i percorsi della ricerca espressiva, partendo dai primi decenni del Novecento fino ai giorni nostri.
Oltre alle quaranta artiste selezionate, circa 80 opere in mostra provenienti dai fondi della Calcografia, del Gabinetto disegni e stampe, del settore di arte contemporanea e delle raccolte fotografiche dell’Istituto, la mostra espone anche opere di artiste non ancora presenti in collezione, ma fortemente significative all’interno del panorama artistico contemporaneo, Irma Blank, Isabella Ducrot, Elisa Montessori.
La mostra si articola intorno a 5 temi: Mito/visioni , Paesaggi , Volti/figure, Segni/scritture e Su di Lei in un percorso artistico in cui il criterio cronologico e storico si intreccia con quello linguistico e tematico, a testimoniare l’adesione delle donne alle correnti e ai movimenti della storia dell’arte nel lungo periodo preso in esame.
Come spiegano le curatrici della mostra, all’inizio del Novecento, nel panorama artistico italiano si rileva una presenza significativa di donne artiste, partecipi della coeva ricerca espressiva di inizio secolo e pienamente inserite nel sistema della produzione e del mercato. Gli esiti di questa attività appaiono particolarmente qualificati ma vengono recepiti in misura estremamente ridotta dalla politica di acquisizioni del governo per le raccolte pubbliche di grafica, a significare il loro lento riconoscimento da parte della società. Fino al secondo dopoguerra le linee di ricerca espressiva non si discostano dal panorama contemporaneo, concentrato sul diverse esperienze, sia astratte che figurative, alle quali successivamente si affiancano le tematiche legate alla riflessione sul ruolo della donna, che via via si sviluppano sulla scia delle istanze del femminismo tra gli anni Sessanta e Settanta del secolo scorso: una presa di coscienza che investe temi e linguaggi, creando linee di ricerca nuove, vive e attive ancora oggi.
In questo percorso si inserisce il lavoro delle tre artiste invitate, tutte nate negli anni Trenta del ‘900: il grado zero della scrittura aniconica di Irma Blank, le composizioni materiche e tessili, concettualmente concepite di Isabella Ducrot, le ispirazioni poetiche, in bilico tra mito e natura nei disegni di Elisa Montessori.