Fino al 31 maggio, presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna è esposta la mostra “La precisione del multiplo. L’opera incisoria di Leon Pericles”, a cura di Manuela Candini, Agim Sako e organizzata in collaborazione con Maria Rita Bentini (Ufficio Erasmus / Relazioni Internazionali ABABO).
L’esposizione è dedicata al lavoro di Leon Pericles (Meekatharra, 1949), il più importante maestro incisore australiano, e intende raccontare la sua originale ricerca tecnica e artistica, portata avanti da oltre mezzo secolo sempre in stretto confronto con la grande tradizione italiana. Quest’ultima si distingue per la rigorosità del lavoro incisorio sulla lastra e per il procedimento di stampa, la tiratura, anch’esso determinato da precise regole e metodo. La tiratura è composta da un numero di stampe uguali, generate con lo stesso inchiostro e sullo stesso formato e tipo di carta, allo scopo di mantenere chiaro il numero di esemplari ed assicurare il valore del multiplo al compratore. Il particolare approccio di Leon Pericles è basato sul concetto di limite di riproduzione fedele della matrice: l’artista aggiunge oggetti, acquerella, manipola le stampe della tiratura, oltrepassandone la bidimensionalità e rendendole composizione complesse. L’opera finale potrebbe sembrare un pezzo unico ma non lo è: al contrario, tutte i 100 o 150 multipli della medesima tiratura sono identici, realizzati meticolosamente in laboratorio dallo staff con la supervisione dall’artista.
Leon Pericles ha trascorso i suoi anni formativi a Meekatharra ed è stato ampiamente ispirato dal suo amore per l’entroterra australiano e la città immaginaria di Widjimorphup. La sua personalità stravagante è parte della sua poetica, caratterizzata spesso anche da giochi di parole e citazioni di curiosi fatti storici (anche inventati). È stato protagonista di oltre 160 mostre personali, ottenendo riconoscimenti nazionali e internazionali. Nel 2018, la sua retrospettiva presso la National and State Gallery of Australia, ha riunito oltre 500 opere dell’artista.