Soccol. Riflessioni notturne


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Promossa dal Comune di Venezia e dalla Fondazione Musei Civici Veneziani e ospitata al piano terra del Museo Fortuny di Venezia fino al 2 ottobre, la mostra “Giovanni Soccol. Riflessioni notturne”, a cura di Chiara Squarcina, è una installazione composta da un ciclo di dieci opere pittoriche inedite del pittore veneziano.

Giovanni Soccol, Ca’ d’oro, 2021, cm 200×150


La tematica del ciclo di dipinti nasce dalla visione di un’architettura veneziana che sorge dall’acqua dove riflettendosi si dissolve.
Soccol ha voluto, infatti, rappresentare il fascino di un’apparizione che può svanire, appartenendo più al sogno che alla realtà.
Per questa serie di dipinti Soccol ha scelto dieci architetture-simbolo che si affacciano sul Canal Grande, a partire dalla Dogana de Mar fino alla Chiesa di San Simeone, ognuna delle quali ha suscitato in lui un interesse particolare, risoltosi in un dialogo formale e spirituale.
Le tele, il cui telaio misura cm 200 di altezza per 150 di larghezza, sono tutte dipinte a tecnica mista, ossia base a tempera magra, corpi ad emulsione acqua in olio, velature oleo-resinose, il tutto preparato direttamente nell’atelier dall’artista, seguendo una ricerca sulle metodologie storiche tradizionali di cui Giovanni Soccol ha anche nel dettaglio relazionato nell’ambito del convegno “Tecniche della pittura in Italia tra Ottocento e Novecento”, organizzato dall’Università Ca’ Foscari proprio a Palazzo Fortuny nel 2019.
Soccol è pittore, architetto e scenografo. La sua pittura, nel periodo non figurativo, sviluppa una percezione emozionale e impalpabile del mondo, fatta di micro-segni, punti colorati e cromie vibranti che caricano l’opera pittorica di una forte valenza psicologica. Ne sono compiuta espressione le serie delle Visioni e dei Mesi. Segue quindi un accostamento alla figurazione attraverso le Isole e le Basiliche, alla fine degli anni Ottanta. Nella sua produzione successiva, le Petroliere, i Teatri, le Maree e i Labirinti d’invenzione, caratterizzata da immagini di grande potenza onirica, gioca un ruolo primario un tessuto pittorico volto a ottenere effetti di luminosità nel contrasto chiaroscurale delle masse.

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