La Galleria Nazionale di Roma ospita, fino al 30 luglio, “Libro Morto: la mostra” e presenta al pubblico una selezione di 13 fotografie tratte dalla performance Libro Morto, ideata e diretta dall’artista Paco Cao.
Il progetto espositivo è l’esito di un processo nato dal lavoro di ideazione della performance, inizialmente presentata nel 2016 presso la biblioteca della Andrew Freedman Home nel Bronx (New York) e riproposta, nell’ottobre 2022, nella suggestiva cornice del Ninfeo del Museo Nazionale Etrusco, luogo in cui dal 1953 si svolge il Premio Strega, il più importante evento che coinvolge il libro e l’intera comunità letteraria italiana.
L’azione artistica, concepita da Paco Cao come una sequenza di azioni rituali dal valore escatologico, si materializza nella rappresentazione della condanna a morte di un libro: Il museo della vittima, un romanzo dello stesso autore pubblicato da MV Edizioni nel 2009, ridotto a pezzi con una motosega e successivamente sepolto durante la lettura di una preghiera in sua memoria.
Libro morto, contrariamente a quanto potrebbe sembrare, non è tanto una esplicita denuncia alla censura, quanto una riflessione sul libro come feticcio in rapporto dialettico con la violenza e, in particolare, con la natura che viene coinvolta nella produzione del libro stesso.
Attraverso la preghiera, la sepoltura del volume e un rituale di restituzione e ricezione, si cerca il ricongiungimento con la Madre Terra, spesso sfruttata ad esclusivo beneficio degli esseri umani.
Paco Cao utilizza un’ampia gamma di discipline e materiali e il suo lavoro stabilisce una forte relazione tra arte, pubblico e contesto, sfidando i confini tra cultura alta e bassa. I suoi progetti si sviluppano spesso su lunghi periodi di tempo, attraversando confini geografici e culturali.
I suoi lavori sono stati esposti e/o realizzati in collaborazione, tra gli altri, con il MoMA, il Metropolitan Museum of Art (New York), Museo del Prado, al Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía (Madrid), Biennale Mercosul (Porto Alegre, Brasile), Museo Carrillo Gil (Città del Messico), MART (Rovereto), Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea (Roma).