Focus. Piero Pompili. Pugili


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Il MART, Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto, dedica a Piero Pompili una mostra personale delle sue fotografie scattate ai pugili, che ospita fino al 2 luglio prossimo nei propri spazi, realizzata a cura di Denis Isaia.

Piero Pompili, Morte a Roma

Nato a Roma nel 1967 e cresciuto nella periferia della capitale, Piero Pompili ha dedicato una fondamentale parte della sua carriera alla ritrattistica. Il suo soggetto prediletto sono i corpi dei pugilatori delle periferie del centro e del sud Italia, di cui oggi viene presentata una selezione tratta da oltre vent’anni di frequentazioni delle palestre dei suburbi.
Nelle fotografie di Pompili le periferie delle grandi città corrispondono alle periferie dell’anima. I suoi pugili affermano la propria identità attraverso il corpo e la prestanza fisica, la disciplina e la beltà muscolare. Negli scatti di Pompili le forgiature, i tatuaggi e le cicatrici diventano le pagine dei diari dei combattenti.
Le fotografie seguono l’antico codice della statuaria greco-romana e raccontano il seme più esaltante dell’epica popolare. Pompili unisce nello stesso racconto gli dei e gli uomini: pieni di forza e di bellezza, eppure travolti dalla vita e dalle amare verità che invece non toccano in sorte agli dei.
La mostra di Piero Pompili è accompagnata dalla scultura di un pugile di Romeo Gregori (Carrara 1900-Roma 1940) recentemente entrata a far parte del patrimonio del Museo e da una scultura gemella dello stesso autore di provenienza privata.

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