Nicoletta Gatti espone all’Accademia delle Arti del Disegno di Firenze la sua prima mostra personale nel capoluogo toscano, fino al 29 aprile.
L’artista porta il suo personale omaggio alla città con Rosso Cardinale, un’imponente e inedito dipinto il cui protagonista assoluto è il pigmento rosso che crea, attraverso una lenta e sofisticata costruzione pittorica e trattazione del colore, una velata architettura dove si racchiudono la bellezza e la purezza del colore, e il loro essere materia e luce, struttura e frammento.
L’unicità del lavoro di Nicoletta Gatti si coglie dalle infinite declinazioni monocromatiche che l’artista posa sulla tela come trama e ordito di uno spazio immaginato e immaginario, un universo costruito da numerose prospettive che, come in uno specchio, si intersecano tra di loro per formare uno spazio infinito che traspare sempre più nitido attraverso lo schermo del colore.
Artista raffinata e sensibile, e fine intellettuale, Nicoletta Gatti racconta, attraverso la purezza del colore e l’essenza dei segni, il volto di un mondo dove il pensiero e il percorso dell’uomo si celano dietro la cortina dell’arte.
È il forte richiamo all’alchimia e all’assolutezza del colore, che Nicoletta Gatti porta a Firenze con le sue opere. Il rosso, il bianco, il nero, ora il verde, posati sulla tela e lavorati come terra, come acqua, come fuoco, plasmati come scultura, posati in rilievo a catturare e nascondere luce al contempo, scolpiti come uno chevron che sa di orizzonte di mare e di infinito. E poi pensieri e segni, che fondono arcani principi di scrittura a immaginarie formule algebriche, dove riconoscere l’energia del pensiero, il caos calmo che aleggia dietro una traccia, nel germe della creazione, nell’incerto contorno di un sogno che si materializza sulla tela e disvela un embrione di colore: il segno di un’alchimia che sta nascendo.
Sono ventisei le opere esposte nella sala principale con Rosso Cardinale e a seguire, in totale assonanza di colore e trama, i monocromi, le tracce, i pensieri di Nicoletta Gatti.
In queste opere si può osservare una delle caratteristiche che segnano in maniera sostanziale le opere di Nicoletta Gatti: la sua straordinaria tecnica pittorica, che vede la definizione della superficie dell’opera attraverso una serie di manipolazioni meccaniche del colore realizzate con i più disparati strumenti, esistenti o costruiti dall’artista stessa per ottenere il giusto effetto plastico e luminoso.
La mostra prosegue nella piccola sala adiacente la principale, dove Nicoletta Gatti espone una serie di sei lavori tessili realizzati con filo di cotone o lino su juta.
Il colore e il pigmento sono la radice dell’espressione artistica dell’uomo e le opere di Nicoletta Gatti si inseriscono a pieno titolo in quel processo sempre vivo della ricerca e della sperimentazione del colore, come medium assoluto della propria espressione artistica.