Lo spazio museale del CRAC Puglia (Centro di Ricerca Arte Contemporanea) della Fondazione Rocco Spani Onlus di Taranto, fino al 10 maggio ospita la mostra personale site specific di Bruno Ceccobelli “Mysteria Manifesta”, curata da Giovanni Gazzaneo, coordinatore del periodico “Luoghi dell’Infinito” del quotidiano “Avvenire” e presidente di Fondazione Crocevia.
La mostra è un progetto di Giulio De Mitri in collaborazione con Mysterium Festival 2023, rassegna di Fede, Arte, Storia, Tradizioni e Cultura, promossa dall’Arcidiocesi di Taranto, OMG, L.A. Chorus, Comune di Taranto, Regione Puglia, Ministero della Cultura, Le Corti di Taras. Questa mostra presenta una selezione di opere pittoriche e plastiche nodali della sua attuale ricerca, così delineata dal curatore: “Bruno Ceccobelli propone un’arte che è sempre in cammino, rivolta a un Oltre che attrae, chiama e si offre come inesauribile meta. Tanti i sentieri esplorati e le tecniche affrontate, ma sempre con quella sete e quella aspirazione di Infinito che traspare in ogni sua opera e da cui ogni sua opera trae sostanza e spessore. (…) Bruno avverte tutta la tensione che scorre tra spirito e materia, si lancia nel vortice in cui tornano a farsi uno. L’Infinito per lui non è mai una sfida alla finitudine della nostra esistenza (e quindi anche dell’opera che l’uomo crea), ma è l’orizzonte primo e ultimo della vita e dell’arte. Un’arte che si esprime per simboli e che trova ispirazione in “quel grande giardino dei simboli” (T.S. Eliot) che è la Bibbia. L’Antico e il Nuovo Testamento non ci offrono miti, ma la storia dell’incontro tra Dio e l’uomo. Un’evidenza nell’immaginario medioevale dove la fede è l’orizzonte del ricco e del povero, del sapiente e dell’illetterato: un mondo trasfigurato dalla presenza del divino, un universo simbolico dove la terra guarda al cielo e dal cielo si lascia fecondare. Un universo simbolico che ha riempito lo sguardo e il cuore di Bruno Ceccobelli fin dalla sua infanzia, in quell’Umbria che san Francesco ha trasformato in terra santa.
(…) Bruno fa rinascere e porta a nuova vita grazie allo sguardo di un cuore innamorato e di una speranza che sa vedere anche negli “scarti” – e allo scarto si ferma lo sguardo dei più – una bellezza essenziale che vale la pena riscattare. Con loro porta a nuova vita anche noi, i nostri giorni spesso sempre uguali, privi di slanci, sconfitti dalla rassegnazione. Così questi giorni diventano arte e grazie all’arte non conoscono più la consunzione del tempo, ma sono illuminati dal mistero, da quella perla preziosa e quella luce nascosta che palpitano in ciascuno di noi e in ogni opera d’arte degna di questo nome. Grazie a questo mistero cercato, amato, accolto possiamo dire che le opere di Bruno Ceccobelli sono icone, impronte del totalmente Altro, soglie che annunciano la Visione senza fine.”
Per l’occasione è stata realizzata, per le edizioni CRAC Puglia, una pubblicazione contenente prefazione di Fabiano Marti, Assessore alla Cultura del Comune di Taranto, introduzione di Giovanna Tagliaferro, direttore della Fondazione Rocco Spani Onlus, testo critico di Giovanni Gazzaneo, intervista di Anna D’Elia, apparato iconografico e nota bio-bibliografica dell’artista.
Nel periodo della mostra si terranno visite guidate, incontri d’esperienza e laboratori didattici per le scuole del territorio.