Transizioni. Impresa – Lavoro – Società


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Realizzata da Fondazione Ansaldo, con la co-organizzazione del Comune di Genova, in collaborazione con l’Università degli Studi di Genova e il sostegno di Leonardo, Confindustria Genova e Camera di Commercio Genova, la mostra “Transizioni. Impresa – Lavoro – Società” è allestita al Museo di Palazzo Reale di Genova fino al 10 aprile prossimo.

Fortunato Depero-Fondo,1892-Rovereto,1960-Cantiere sonoro, dinamismo sotterraneo metropolitano, 1950-Carboncino e china su carta-Mart, Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto

Lo scopo della mostra è quello di promuovere una riflessione su temi ancora oggi di grande attualità: quelli delle transizioni del Novecento, aprendo anche un dialogo sulle sfide del nostro presente, attraverso fotografie e filmati provenienti dagli archivi della Fondazione.
Per la prima volta, i materiali della Fondazione vengono accompagnati da opere d’arte provenienti da musei pubblici e collezioni private, testimonianze fotografiche di Street art e dall’opera Magnetic Nanoparticles realizzata appositamente per Transizioni.
All’interno degli archivi custoditi da Fondazione Ansaldo si trovano numerose e ricche testimonianze che raccontano, in modo trasversale, molte delle trasformazioni avvenute nel Novecento, non soltanto nelle strategie imprenditoriali e in intere filiere produttive, ma anche nella società e nei costumi, toccando altri importanti aspetti quali quelli degli impatti sul territorio.
Sulle riflessioni delle trasformazioni avvenute su ogni fronte nel secolo scorso, Fondazione Ansaldo ha progettato il percorso espositivo sul tema delle transizioni, che diviene titolo stesso della mostra, sviluppato lungo tre direttrici: impresa, lavoro e società.
Il percorso espositivo vuole essere una riflessione sui grandi cambiamenti del Novecento che hanno investito e che tuttora investono territori e comunità, analizzati in un’ottica industriale, economica, culturale, sociale e ambientale.
Grazie all’organizzazione di Transizioni, Fondazione Ansaldo ha compiuto un ulteriore importante passo in avanti nel proprio percorso. Oltre a contenuti scientifici di rilievo basati sui materiali conservati in Fondazione, la mostra utilizza una commistione di linguaggi e un approccio esperienziale transgenerazionale in grado di raggiungere un pubblico anche non specialistico e diversificato, con grande attenzione alle giovani generazioni. Così Fotografie e contenuti multimediali, provenienti dagli archivi della Fondazione, per la prima volta si integrano con opere d’arte di grande rilievo storico-artistico, provenienti da musei pubblici e collezioni private, e fotografie raffiguranti opere di Street art realizzate negli spazi che un tempo costituivano la Mira Lanza. Il percorso termina con un’opera d’arte: Magnetic Nanoparticles di Michelangelo Penso, realizzata appositamente per la mostra grazie al sostegno di Confindustria Genova e Camera di Commercio Genova. Il risultato di tale commistione è la dimostrazione che gli archivi possono essere attuali, contemporanei e, soprattutto, vivi.
Per la selezione delle opere che illustrano il rapporto arte-industria, Fondazione Ansaldo ha potuto contare sulla collaborazione del Prof. Leo Lecci dell’Università degli Studi di Genova e di Matteo Fazzini. Per la selezione ed esposizione delle fotografie dell’ex stabilimento Mira Lanza e delle opere di Street art, realizzate da Sabrina Losso e Roberto Bobbio, Fondazione Ansaldo ha potuto contare sulla collaborazione di Maurizio Gregorini. La prof.ssa Paola Valenti ha curato il commento all’opera di Michelangelo Penso.
Fondazione Ansaldo ha infine realizzato il catalogo della mostra, con traduzione in inglese, edito da Erga edizioni – Genova, in vendita nel circuito delle librerie nazionali e sulle principali piattaforme on-line. Il catalogo include una serie di Qr code per la visualizzazione di contenuti multimediali, tra i quali anche un contributo dell’Istituto Italiano di Tecnologia – IIT.

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