Al Museo nazionale di Archeologia del Mare di Caorle (VE) , fino al 30 aprile è allestita la mostra collettiva “Arte in valigia” realizzata a cura di Boris Brollo e Morgan Caneva, composta dalle opere di trentacinque artisti legate al tema della valigia: Abriani Gigi, Balasso Armando, Bellomo Milena, Bernardi Luigi, Bluer (Lorenzo Viscidi), Borisenko, Brasca Clara, Caneva Giancarlo, Carollo Franco, Castaldi Domenico, Cavedon Giampietro, Celiberti Giorgio, Consolaro Attilio, Deganello Giuseppe, Fabbro Manuel, Gigante Gianni, Giorgio Paolo, Lazzarini Stella, Macorig Pierluigi, Martini Carlo, Marvin (Marta Vendrame), Marzari Mauro, Milanese Marisa, Montagna Enzo, Pinni Daniele, Rossi Joseph, Scandola Mariella, Scolaro Domenico, Serafino Cesare, Simon Ostan Simone, Tajariol Franco, Villani Carla, Vizzini Andrea, Vizzini Leda Anthea, Zerbato Walter.
A una valigia associamo immediatamente l’idea dello spostamento da un luogo a un altro; e il Museo narra e racconta per l’appunto vicende più e meno remote in cui l’uomo si è rapportato costantemente con il mare, nello specifico l’Adriatico, in una sorta di “moto perpetuo”. Una vera e propria pianura liquida (Braudel), in cui sono avvenute nel corso dei millenni migrazioni, traffici commerciali, attività di sussistenza (pesca), lotte per l’egemonia, insomma azioni e relazioni umane di ogni tipo. La valigia inoltre è un oggetto estremamente “personale”, che contiene aspetti anche intimi del proprio vissuto e della propria visione del mondo. In questa mostra la valigia diviene ora opera d’arte, ora oggetto di decoro artistico, ora occasione di indagine sul suo significato pratico e concreto, ora strumento di riflessione concettuale ed elemento attraverso cui veicolare un messaggio ben preciso, costituendo un punto di convergenza e di confronto/scontro tra le diverse sensibilità e punti di vista di ogni singolo artista. Non mancano poi spunti e riferimenti al tema dell’emigrazione, fenomeno che ha interessato in maniera massiccia l’Italia post-unitaria per oltre un secolo a partire dal 1860, e di cui la valigia rappresenta il simbolo per eccellenza. Si può per esempio ammirare la valigia di un migrante illustre che fece fortuna all’estero, appartenuta a Primo Carnera.
La mostra gode del patrocinio del Comune di Caorle (VE), Cavasso Nuovo (PN) e Sequals (PN) e della collaborazione del Museo archeologico del Mare di Caorle con diverse realtà culturali: Associazione Internazionale di Arti Plastiche Art Agency di Portogruaro, Museo dell’Emigrazione di Cavasso Nuovo sede distaccata del Museo Provinciale della Vita Contadina “Diogene Penzi” di San Vito al Tagliamento (PN), Artestruttura di Cividale del Friuli (UD), Ufficio IAT di Caorle (VE), Associazione culturale Corte d’Arte di Thiene (VI) ed è sponsorizzata da Zanutta s.p.a – Officine Clementi s.r.l. – Gruppo Creativo Nuovi Spazi s.r.l.