Al Kunst Meran Merano Arte fino al 4 giugno è allestita la mostra “Typoèsien”, termine francese che unisce “tipografia” e “poesia” in riferimento alla pratica di composizione dei testi incentrata su aspetti come l’armonia, la precisione e l’equilibrio. Protagonisti dell’esposizione, due amici molto legati a Merano, Heinz Waibl (1931-2020) e Siegfried Höllrigl (1943), che hanno padroneggiato perfettamente questa pratica.
Si tratta della prima retrospettiva postuma di Waibl e della più ampia mostra di Höllrigl, e si riallaccia idealmente alla complessa ricerca che nel 2019 Merano Arte ha dedicato al design del prodotto in area alpina (Design from the Alps), concentrando questa volta l’attenzione sulla grafica.
Tra i più importanti esponenti della grafica italiana del Novecento, Waibl proveniva dalla tradizione analogica e artigianale dell’estetica Bauhaus e si era poi rivolto alle prime esperienze nel mondo della comunicazione e del marketing digitali in grandi centri del design come Milano e Chicago. Höllrigl, invece, apriva il suo laboratorio di letteratura, tipografia e grafica nel 1985: proprio quando le tecniche digitali portavano alla scomparsa della composizione manuale dalle tipografie, aveva acquistato attrezzature di stampa in disuso e nei decenni successivi si è affermato sul piano internazionale per il valore delle sue edizioni realizzate a mano.
È difficile pensare a due carriere professionali più distanti e a due realtà più diverse di Milano e Merano, eppure Waibl e Höllrigl si sono incontrati spesso a Merano a partire dal 1995, sperimentando differenti tecniche di stampa a mano nel laboratorio Offizin S. di Höllrigl. L’atmosfera e i materiali del laboratorio di vicolo Haller ricordavano a Waibl gli inizi della sua carriera. Particolare attenzione va riservata alla raccolta Passerblätter, che comprende sette “tipoesie” a colori, costituite da stampe materiche realizzate con lettere in legno e piombo. Questo lavoro rappresenta l’anello di congiunzione tra i due protagonisti della mostra.
La mostra di Merano Arte intende raccontare queste due figure attraverso una selezione delle loro opere più significative e quindi concentrando la ricerca sulla grafica e sulla tipografia. Entrambi i loro approcci dimostrano che, come affermato da Kurt Weidemann, la buona tipografia non ricerca ciò che possibile, ma richiede ciò che è necessario: una virtù che spesso sembra essersi persa nell’attuale marea di possibilità offerte dalla grafica e dalle tecnologie di comunicazione.
Al terzo piano di Merano Arte è allestito un laboratorio di stampa che permetterà al pubblico di sperimentare le diverse tecniche di stampa a mano: la semplice stampa con patate, la serigrafia, la stampa diretta di piante, la tecnica Ebru, la stampa e la composizione con caratteri in piombo e legno e molte altre tipologie.
Il progetto è realizzato in collaborazione con il Brennerarchiv dell’Università di Innsbruck (A), dove è conservato il fondo di Siegfried Höllrigl, e con il m.a.x. museo Chiasso (CH), che custodisce il lascito di Heinz Waibl. L’iniziativa è inoltre patrocinata dall’associazione AGI, Alliance Graphique Internationale.
La pubblicazione omonima che accompagna la mostra comprende testi di Markus Bundi, Siegfried Höllrigl, Maria Piok, Kuno Prey e Mario Piazza.